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Nell’estate del 1985, tre mesi prima di essere ucciso, Siani ottiene un contratto di sostituzione estiva nella redazione centrale de Il Mattino e continua a lavorare alle sue inchieste.
La sera del 23 settembre due killer lo aspettano sotto casa e lo uccidono con 10 colpi di pistola mentre è seduto nella sua automobile: Giancarlo ha da poco compiuto 26 anni.
La sentenza definitiva del 2000 ha stabilito che i mandanti dell’omicidio furono gli affiliati del clan Nuvoletta. In un articolo del giugno di quell’anno, Siani aveva alluso alla possibilità che i Nuvoletta avessero collaborato con la polizia, per consentire l’arresto del boss Valentino Gionta.
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Crediti immagine: Un Murale per Giancarlo Siani (Wikimedia Commons)