Il dono spesso viene associato a un gesto di generosità e ha sul piano morale un giudizio associato a valori solitamente positivi. Eppure nel dono ci sono dinamiche particolari e più sottili, che creano difficoltà nel ricevere un dono, nel contraccambiarlo e nel pareggiarlo. Il dono può infatti portare a uno squilibrio fra chi lo fa e fra chi lo riceve. In senso ampio, poi, la carità e l'elemosina possono essere visti proprio come doni per riequilibrare disparità e ingiustizie sociali. Ma sono gesti moralmente giusti? Come può un dono essere davvero disinteressato e non creare disparità? Ne abbiamo parlato con la medievista Chiara Frugoni, che ci ha parlato del dono a partire dall'opera di Marcel Mauss, facendo riferimento in particolare alla figura di san Francesco d'Assisi per incontrare un esempio fecondo di dono disinteressato.
Chiara Frugoni è medievista. Ha insegnato Storia Medievale all'Università di Roma Tor Vergata e Pisa. È autrice di numerosi saggi e racconti.
Immagine di apertura: Guercino, "San Francesco in meditazione". Olio su tela, 1618. Montpellier, Musée Fabre.