Cinquant'anni fa a Martin Luther King veniva assegnato il premio Nobel per la pace come riconoscimento del suo impegno per i diritti civili e la giustizia sociale. Nel ricevere al notizia del riconoscimento, il leader sottolineava come non si trattasse del premio a una sola persona, quanto il riconoscimento a tutte le «persone nobili» che hanno lottato con lui per i diritti civili.
Martin Luther King a Oslo il 10 dicembre 1964 mostra al pubblico la medaglia del premio Nobel (Immagine: AFP/Getty Images)
Nato ad Atlanta, Georgia, nel 1929 diviene celebre negli anni Sessanta per le manifestazioni che organizza per reclamare soprattutto per la popolazione americana di colore che veniva segregata rispetto a quella bianca. Il suo discorso più celebre è forse quello noto come I have a dream, pronunciato l'anno predente all'assegnazione del premio Nobel.
Estratto video del discorso "I have a dream" che Martin Luther King tiene il 28 agosto 1963 dagli scalini del Lincoln Memorial a Washington (Immagini: British Pathé)
Muore il 4 aprile 1968 per mano di un omicida che lo fredda con un colpo di fucile mentre usciva sul balcone di un hotel di Memphis, dove si trovava per la sua attività di attivista. In parte perché preoccupato dalle possibili violenze in seguito all'assassinio di King, il Congresso americano approva rapidamente le più urgenti leggi antirazziste.