Il 23 febbraio di duecento anni fa moriva a soli 25 anni John Keats, poeta britannico considerato tra gli esponenti più significativi del Romanticismo. Nato a Londra il 31 ottobre 1795, Keats trascorse gli ultimi mesi della sua vita a Roma, dove si era trasferito nella vana speranza che un clima più mite potesse rallentare le conseguenze della tubercolosi.
Il poeta morì nella sua abitazione n. 26 di Piazza di Spagna e fu seppellito nel cimitero acattolico, presso la piramide di Caio Cestio. Per sua volontà, sulla sua tomba non furono scritti il nome né la data di morte, ma solo un breve epitaffio, divenuto celebre:
«This grave contains all that was mortal, of a YOUNG ENGLISH POET, who on his death bed, in the bitterness of his heart, at the malicious power of his enemies, desired these words to be engraven on his tombstone: "Here lies one whose name was writ in water"» «Questa tomba contiene i resti mortali di un GIOVANE POETA INGLESE che, sul letto di morte, nell'amarezza del suo cuore, di fronte al potere maligno dei suoi nemici, volle che fossero incise queste parole sulla sua lapide: "Qui giace un uomo il cui nome fu scritto nell'acqua"»).
L’edificio in Piazza di Spagna oggi ospita la Keats-Shelley House, una casa museo che contiene una vasta collezione di quadri, sculture, manoscritti, oggetti e prime edizioni delle opere di Keats, Percy Bysshe Shelley e Lord Byron. In occasione del bicentenario, la KSH propone un ricco programma di eventi, che si svolgeranno sia dal vivo sia online. Il museo e la mostra temporanea Gusto saranno aperti ai visitatori, mentre gli eventi virtuali, programmati dalla Keats-Shelley Memorial Association in collaborazione con alcuni partner virtuali, includono un tour panoramico del museo e lo “Streaming dal vivo – un Keats generato al computer (CGI) legge dalla Keats-Shelley House”. Alle ore 18 del 23 febbraio un Keats virtuale reciterà il sonetto “Bright Star", dedicato a Fanny Brawne, nella stanza di Piazza di Spagna in cui morì.
Alle 18:30 del 23 febbraio uscirà in anteprima "La morte di Keats", narrata da Bob Geldof, un video immersivo che racconta, attraverso dei passaggi tratti da alcune lettere, il viaggio di Keats in Italia, il suo soggiorno nella casa e la sua morte. Bob Geldof, leggenda del rock, filantropo e ambasciatore della Keats-Shelley200, è protagonista anche di un altro tour immersivo della Keats-Shelley House, pubblicato lo scorso 8 febbraio e disponibile qui.
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Le iniziative del 23 febbraio fanno parte di un programma più ampio, dal titolo “Keats-Shelley200”, dedicato anche al bicentenario della morte di Shelley, scomparso l’8 luglio 1822. La campagna, che proseguirà anche nel 2022, comprende eventi, convegni, mostre e borse di studio, organizzati sia in Italia sia nel Regno Unito.
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Crediti immagini
Apertura: John Keats ritratto da William Hilton (Wikimedia Commons)
Box: Harry Fenn, Keats' Home in Rome (1894–1895); il palazzo alla destra della scalinata è stata l'ultima dimora di Keats (Wikimedia Commons)