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Il libro della natura

Approfondimenti e percorsi didattici sulla natura (ottobre 2019)

Prima di Greta. Il rapporto uomo-natura nella tradizione filosofica occidentale
Con l’inizio della modernità sulle sponde opposte dell’oceano Atlantico si delineano due modelli contrapposti: mentre la storia del vecchio continente è considerata come un tentativo di elaborare strumenti di controllo nei confronti della natura, in America si sviluppa una tradizione che considera la wilderness come un unicum da rispettare e difendere.
Cinema e natura

Vera e ricreata, fonte di vita e portatrice di morte, ammirata per la sua bellezza e temuta per la sua forza sconosciuta: fin dal primo momento, la natura fa parte integrante delle immagini in movimento, di quel miracolo che è stata parte così fondamentale del successo irresistibile dello spettacolo cinematografico.

Natura e cultura

Col tempo, l’antropologia ha concepito la dimensione naturale come un’invenzione della cultura stessa. Per questo, essa accetta la polarizzazione e l’interazione tra le due dimensioni. La continua dialettica tra natura e cultura viene ben descritta nell’esempio del rapporto dell’uomo con il proprio corpo.

La natura e l’armonia nascosta delle cose
Per i filosofi greci la physis va studiata per comprendere l’armonia nascosta che regola il mondo vivente, mentre per i romani - Plinio il Vecchio e Seneca - questo studio ha valore se promuove il progresso morale dell’umanità. Lucrezio nel De rerum natura oscilla tra un’ammirata soggezione e lo sgomento di chi è consapevole della propria finitezza.
Giocare d’azzardo. Lo sviluppo insostenibile del rapporto tra l’uomo e la natura
Sedotto dal mito del progresso e della crescita, impegnato con la natura in una “lotta per l’esistenza”, l’uomo ha finito per imporre sul mondo che lo circonda l’esercizio di un dominio assoluto e incontrollato, per poi iniziare a rendersi tardivamente conto dei suoi disastrosi effetti.
Gli “ornamenti della natura” nella pittura dell’Ottocento. Le esperienze di Corot, Church e Segantini
Nell’Ottocento la rappresentazione della natura incontaminata viene declinata secondo diverse sensibilità, illustrate qui con tre esempi: dalla foresta di Fontainebleau di Corot alle Alpi svizzere di Segantini, passando attraverso le cascate del Niagara e la wilderness americana.
Sconfiggere la natura
Accusato di vari reati e colpevole di libertinaggio, il Marchese de Sade elabora un sistema di pensiero basato sull’idea di voler sopraffare la natura. Nelle sue opere offre una visione ribaltata e plausibile del mondo, in un regime di perenne conflitto con le cose e con le idee. Ma c’è anche un personaggio letterario che ha tratti simili a quelli del Marchese: è Nikolaj Stavrogin, protagonista de I demonî di Dostoevskij.
Alle origini del pensiero e dell'arte: la natura
Da sempre nella cultura greca è presente la percezione di una contrapposizione tra ciò che è naturale da un lato e ciò che è prodotto dall'uomo (ovvero ciò che è "arte") dal'altro. Una dicotomia che si definisce in modo più marcato quando la natura, con i presocratici, assume un ruolo centrale nell’indagine dell’uomo.