- La sfida dell'analfabetismo funzionaleL’8 settembre è la Giornata internazionale dell’alfabetizzazione, istituita dall’Unesco nel 1965. Oggi, in Italia, l’analfabetismo da combattere è quello funzionale, il principale ostacolo alla conquista di una cittadinanza consapevole.
- Di prospettiva, di POV e di memeSe nel Rinascimento “prospettiva” era un termine che indagava come la realtà si presentava a noi, oggi, nell’era del POV, prospettiva è sinomino di punto di vista , inteso come interpretazione soggettiva della realtà.
- Maestro Yoda e la poesiaLa sinchisi è una figura retorica che mescola le parole e che cambia la consueta organizzazione delle frasi. Andrea Tarabbia illustra la sinchisi a partire dal modo di parlare utilizzato dal Maestro Yoda di Guerre Stellari.
- Il Questionario di Proust, la memoria e i cambi di prospettivaCome cambia il nostro punto di vista sulle cose, sul mondo e, in fin dei conti, su noi stessi? Andrea Tarabbia parte dalle 30 domande del “questionario di Proust” e mostra come la letteratura sia in grado di tessere storie rimescolando pensieri e ricordi, reinterpretati quando cambia la prospettiva dalla quale li consideriamo.
- Etty Hillesum alla scrivania: «si è sempre a casa sotto il cielo»Esther Hillesum, scrittrice olandese nata nel 1914, affida a un’amica i suoi diari prima di essere deportata ad Auschwitz, dove muore nel 1943. Grazie a questo gesto oggi conosciamo la sua opera, nella quale la scrittrice riflette su temi come la spiritualità, la libertà, lo studio dei classici.
- L’allusione, ovvero dello strizzare l’occhio a chi ci ascoltaL’allusione è una figura retorica che necessita la complicità di chi legge per “dare a intendere” qualcosa senza nominarla.
- Jan Karski, l’uomo che provò a fermare la ShoahJan Karski (1914-2000), cattolico polacco, ha rischiato la sua vita per testimoniare al mondo l’esistenza dei campi di sterminio collaborando con la resistenza. Ha raccontato la sua vita in un’opera letteraria di cui ci parla Andrea Tarabbia.
- Sette questioni artificialiPartendo da un esperimento con ChatGPT Andrea Tarabbia affronta il tema dell’intelligenza legato alla letteratura.
- La sinonimia: una figura della ripetizioneLa sinonimia è una figura retorica che si forma con una sequenza di parole o espressioni diverse che però hanno lo stesso senso.
- L’epistrofe o epifora, ovvero l’anafora in fondo alla fraseL’epistrofe o epifora è la figura retorica che si forma posizionando la stessa parola alla fine di un verso o di una frase.
- Come finiscono le storie“E vissero felici e contenti”. Il finale delle storie spesso tratteggia il futuro dei protagonisti, ma paradossalmente questo futuro non ci interessa e viene risolto con poche parole. Andrea Tarabbia delinea i tipi di finali delle storie e mostra che nella letteratura molte di esse non hanno vita oltre l’ultima pagina: per loro non c’è davvero futuro.
- Dalla perplessità di Italo Calvino a Rocco SmithersonFrancesca Dragotto percorre un sentiero di parole avviato dal lemma “perplessità”, molto legato a Italo Calvino, e che si conclude con un neologismo inventato da un personaggio di Corrado Guzzanti, ovvero “perplimere”.
- L’adynaton, o l’iperbole dell’iperboleL’adynaton è una figura retorica simile all’iperbole, ma ne è un’esasperazione, come quando si dice: “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago...”
- Lo scandalo del corpo umano. Alcuni casi di libri censurati in ItaliaNel corso della storia sono stati moltissimi i libri censurati perché ritenuti scandalosi o pericolosi. In Italia il caso più recente di censura risale solo a poco più di trent’anni fa e ci fa capire come la tolleranza su certi argomenti sia cambiata nel corso del tempo.
- L’anaclasi, o del rivoltare la frittataL’anaclasi è la figura retorica che usiamo ogni volta che ripetiamo una frase modificandola un poco ma ribaltandone completamente il senso.
- La felicitàLo scrittore Marco Balzano (Milano, 1978) affronta il tema complesso e sfuggente della felicità. Il termine deriva dal latino felicitas, che indicava inizialmente l’abbondanza del nutrimento elargito dalla madre al proprio figlio.
- Quando la felicità è questione di letameIn questo sentiero di parole Francesca Dragotto parte dal tema delle “grandi dimissioni” per ripercorrere l’etimologia del termine “felicità”, passando da Lorenzo de’Medici e risalendo fino agli antichi.
- La più scandalosa delle domandeCon un toccante esempio tratto da un racconto di Čechov, Andrea Tarabbia sviscera l’idea di felicità nel romanzo, che, come afferma Kundera, «indaga l’esistenza umana».
- PermacrisiTraendo spunto da “permacrisi” il sentiero di questo mese ripercorre per grandi linee la storia linguistica di “crisi” e va alla ricerca di nuovi membri della sua famiglia lessicale, con l'auspicio che una crisifobia diffusa possa mitigare il nucleo significativo più profondo di crisi, che la nostra lingua ha perso da tempo immemore...
- Il silenzio come figura retoricaUsare il silenzio come un artificio retorico: tramite la poesia Veglia di Ungaretti, Andrea Tarabbia riconosce l’importanza di questo stratagemma nella scrittura.