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Addio a Dario Fo

È scomparso questa mattina, 13 ottobre 2016, il drammaturgo e scenografo Premio Nobel per la Letteratura. Dario Fo era ricoverato da alcuni giorni all'ospedale «Sacco» di Milano.
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È scomparso questa mattina, 13 ottobre 2016, il drammaturgo e scenografo Premio Nobel per la Letteratura. Dario Fo era ricoverato da alcuni giorni all'ospedale «Sacco» di Milano per problemi respiratori, come riporta il Corriere della Sera. Dario Fo era nato il 24 marzo del 1926 in un paesino del lago Maggiore, Sangiano, ed era figlio del capostazione. Nel Dopoguerra, dopo aver completato gli studi all'Accademia di Brera, comincia a collaborare con la RAI, soprattutto come attore, ma anche come attore di testi satirici. Nel 1962 un'apparizione ritenuta scandalosa alla trasmissione Canzonissima gli costa l'allontanamento dalla televisione per oltre un decennio. Nel 1954 sposa Franca Rame, compagna di tutta la vita, con la quale condivide l'impegno artistico, ma anche quello civile e politico. Insieme fondano la «Compagnia Dario Fo-Franca Rame» con cui lavorano ai loro spettacoli. Nel 1968, assieme ad altri attori e intellettuali, fonda la Nuova Scena, un gruppo teatrale che vuole far tornare il teatro alle proprie origini popolari e rivalorizzandone la valenza sociale. Segno di questa rottura sono le rappresentazioni in luoghi alternativi rispetto ai teatri veri e propri. Nel 1969 va per la prima volta in scena Mistero buffo, uno degli spettacoli per cui Dario Fo è conosciuto in tutto il mondo. Da quel periodo, la politica e la cronaca diventano elementi sempre più presenti nei suoi spettacoli: Morte accidentale di un anarchico, sulla morte di Pinelli; Il Fanfani rapito, Non si paga non si paga, Pum pum! Chi è? La polizia, solo per citarne alcuni.
Il 9 ottobre 1997 Fo riceve il Premio Nobel per la letteratura «perché, seguendo la tradizione dei giullari medievali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi». Una motivazione che Fo accoglie come un premio a tutto l'ambiente del teatro: «Con me hanno voluto premiare la Gente di Teatro».
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