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Nata a New York nel 1943, Glück è professoressa di inglese all'Università di Yale e ha già ricevuto prestigiosi premi letterari, tra i quali il Premio Pulitzer (1993) e il National Book Award (2014). Sin dalla della sua prima raccolta Firstborn (1968), è stata acclamata come una dei più importanti esponenti della poesia americana contemporanea. Ha pubblicato in tutto dodici raccolte, dedicate ai temi dell’infanzia, della vita familiare, dei rapporti con i genitori e dei rapporti tra fratelli e sorelle.
Nelle sue opere sono spesso presenti anche riferimenti ai miti classici, come le voci di Didone, Persefone ed Euridice. Averno (2006) è una interpretazione del mito che racconta la discesa di Persefone negli Inferi nella prigionia di Ade. Il titolo viene dal nome del lago craterico, situato nei Campi Flegrei, che i Greci e i Romani consideravano l'ingresso dell’oltretomba.
In Ararat (1990), una delle prime raccolte che hanno fatto conoscere la poetessa al pubblico americano e mondiale, si osservano alcune delle caratteristiche che in seguito caratterizzeranno la sua scrittura: il tema della vita familiare, un’intelligenza austera e un raffinato senso della composizione. Glück parla anche di cambiamento e di rinascita, come in una delle sue raccolte più apprezzate, The Wild Iris (L’iris selvatico) (1992), per la quale ha ricevuto il Premio Pulitzer. Nella poesia Snowdrops, la poetessa descrive così il ritorno della vita dopo l’inverno
I did not expect to survive,
earth suppressing me. I didn’t expect
to waken again, to feel
in damp earth my body
able to respond again, remembering
after so long how to open again
in the cold light
of earliest spring –
afraid, yes, but among you again
crying yes risk joy
in the raw wind of the new world.
La sua ultima raccolta è Faithful and Virtuous Night (2014), nella quale il motivo della morte è trattato “con grazia e leggerezza”.
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Crediti immagini
Apertura: Ill. Niklas Elmehed. © Nobel Media. (nobelprize.org)
Box: Louis Glück nel 1977 (Wikimedia Commons)