"Voto" è un termine dapprima inteso in senso religioso ma poi la lingua italiana lo associa più nettamente all'ambito politico ed elettorale. Qual è il punto d'unione fra i due significati?
In principio espressione di una promessa formulata per poter ricevere aiuto nella soluzione di un problema, “voto” nel corso della storia linguistica italiana si carica di una accezione legata all’espressione di preferenza per qualcosa o qualcuno. Tanto che nell’italiano di uso di oggi, pur mantenendosi in uso anche in riferimento alla sfera della religione e della religiosità, ricorre con frequenza maggiore per riferirsi all'ambito politico ed elettorale. Andiamo a vedere più da vicino la storia del termine "voto" e i punti di contatto fra le due aree di significato a cui "voto" si riferisce.
(Crediti immagine: Niccolò Caranti, flickr)