La Costituzione è, come noto, la legge fondamentale che sancisce i principi e i valori di una comunità e delinea l’organizzazione degli organi dello Stato. Ma la Costituzione è, per sua natura, anche un progetto proiettato nel futuro. Un futuro in cui i principi e i valori che essa proclama – uguaglianza, libertà, diritti – possano trovare una realizzazione sempre più piena e concreta.
Ecco allora che emerge un legame tra la Costituzione e il tema della speranza. Entrambe si proiettano verso il futuro, e confidano nella perfettibilità del mondo che ci circonda.
Non è un caso se le fasi costituenti sono intrinsecamente legate al desiderio collettivo di un futuro migliore. La costituzione consacra una promessa di un domani migliore. E questa idea che la Costituzione sia anche una promessa di futuro è uno dei passaggi più significativi di uno dei più famosi discorsi sulla Costituzione che l’oratoria civile repubblicana ci offra. E cioè il discorso di Piero Calamandrei a un gruppo di studenti di Milano del 1955.
Ma di che promessa si tratta? E in che modo la speranza si coniuga con il richiamo all’impegno e al lavoro di ciascuno?
Crediti immagine: il presidente della Repubblica Enrico De Nicola firma la Costituzione Italiana (crediti: Wikipedia)
Chiara
14 ottobre 2024 alle 18:54
chiaro e conciso!