Era il 7 maggio 1999, 20 anni fa, quando usciva nelle sale italiane Matrix, il film diventato presto un cult e vincitore di 4 premi Oscar. Primo di una trilogia, e consacrazione delle sorelle Wachowski, Matrix segna uno spartiacque nella concezione di film fantascientifico a ridosso della fine del ventesimo secolo. Con combattimenti di arti marziali in volo, una trama cervellotica e un protagonista atipico, il film delle sorelle Wachowski ha dettato le regole per i film di fantascienza che sono seguiti, virando verso un tipo di narrazione più complessa. Matrix racconta la storia di Neo (Keanu Reeves), un uomo che vive una doppia vita: di giorno è uno svogliato programmatore di una società di software, di notte un hacker talentuoso che sospetta che ci sia qualcosa che gli sfugge nel mondo che vive ogni giorno. Quando Trinity (Carrie-Anne Moss) e Morpheus (Laurence Fishbourne) gli provano che è proprio così, cioè la realtà che vivono gli esseri umani è effettivamente un inganno ingegnato dalle macchine che hanno preso possesso della Terra, Neo viene liberato dalla prigionia e scopre essere l’Eletto nella guerra che seguirà tra le macchine e gli esseri umani. Ispirato al Mito della Caverna di Platone, Matrix è diventato un cult perché ha messo in scena il dubbio che tutti ci siamo posti nella vita: “è tutto vero o sto sognando?”
20 anni dall’uscita di Matrix
20 anni dall'uscita di Matrix, il capolavoro del cinema vincitore di 4 premi Oscar ispirato al Mito della Caverna di Platone