Woody Guthrie con la sua chitarra con il celebre slogan "Questa macchina uccide i fascisti" (Immagine: Wikimedia Commons)
Il suo unico romanzo, House of Earth (in italiano recentemente pubblicato come Una casa di terra da Mondadori), racconta la condizione di povertà e indigenza delle famiglie del Midwest americano costrette a migrare soprattutto dalle terre del Texas, del Kansas e dell'Oklahoma in seguito alle tempeste di sabbia degli anni Venti e Trenta.
L'epopea è celebrata in una delle sue più famose raccolte di canzoni, Dust Bowl Ballads (pubblicato nel luglio del 1940) e dalle foto di Dorothea Lange, inviata dalla Farm Security Administration voluta dal presidente Franklin D. Roosvelt. Sul fronte puramente letterario, il romanzo di questa vicenda è Furore del premio Nobel del 1962 John Steinbeck.
Le canzoni e la figura di Woody Guthrie ha influenzato un'intera generazione di musicisti folk, tra i quali Bob Dylan, che lo va a trovare diverse volte durante la lunga degenza finale. Sono gli anni del Greenwich Village di New York, di una ventata di musica e impegno politico nuovo che si incarna nel circuito di caffetterie dove suonano i musicisti folk (oltre a Bob Dylan, Joan Baez, Paul Simon e Art Gurfunkel, Phil Ocs) e in cui si forma uno scrittore come Norman Mailer.