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Storia dell'arte

MArTA: tour in 3D ed eventi in streaming per un viaggio virtuale nella Magna Grecia

Giovedì 17 dicembre sarà trasmesso l’ultimo appuntamento della serie dei “Mercoledì del MarTA”, dedicato a uno dei siti più evocativi per l’archeologia tarantina
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Il Museo Nazionale Archeologico di Taranto (MArTA) ospita una delle più importanti collezioni di manufatti della Magna Grecia. Le sue raccolte illustrano un lungo periodo che va dalla Preistoria alla ricostruzione della fisionomia di Taranto in età tardoantica e altomedievale, passando attraverso il periodo della sua fondazione e della conquista romana. In attesa di poter riprendere le attività in presenza, il museo propone un tour virtuale in 3D che permette di esplorare l'intera superficie e gli oltre 6.000 reperti in esposizione, in un percorso che conduce lo spettatore attraverso 20.000 anni di storia. Per accedere al tour è richiesto un contributo economico, con una donazione minima di 5 euro. Nelle ultime settimane, inoltre, sui canali social del museo sono stati trasmessi una serie di approfondimenti della serie dei “Mercoledì del MarTA”. Il 9 dicembre l’oggetto della conferenza è stato il rapporto tra i greci di Cuma, quelli di Poseidonia, gli etruschi e i primi popoli italici che vivevano nel sud Italia. Dopo la presentazione del relatore da parte della direttrice del museo, Eva Degl’Innocenti, è intervenuto il prof. Carlo Rescigno, professore associato in archeologia classica all’Università degli Studi della Campania.
Fin dall’Ottocento, le origini di Pompei furono al centro di un serrato dibattito scientifico che è proseguito con la grande stazione degli scavi di Amedeo Maiuri e con le ricerche sistematiche sulle insulae della fine del secolo scorso – spiega il prof. Rescigno – Ora i nuovi recentissimi scavi hanno notevolmente ampliato il dossier permettendo di osservare il nascere di una città da un dettagliato progetto di fondazione e partendo da Pompei è possibile rileggere il frammentario quadro degli insediamenti arcaici nella penisola sorrentina e oltre. Si tratta per noi di un incontro molto importante per rileggere parte della storia del Sud Italia raccontata oggi nei musei di Napoli, di Taranto, di Paestum, di Metaponto e nel parco archeologico di Pompei – dice Eva Degl’Innocenti.
Clicca qui per vedere il video sulla pagina Facebook del MarTA
La serie dei “Mercoledì del MarTA” si concluderà giovedì 17 dicembre con l’omaggio ad uno dei siti più evocativi per l’archeologia tarantina: quello di Torre Castelluccia con il suo ruolo nel Golfo di Taranto e nei traffici marittimi tra l’Italia e le sponde dell’Egeo.
Per consultare il sito del Museo Nazionale Archeologico di Taranto clicca qui
  Crediti immagini Apertura: Orecchino a navicella in oro, Taranto, via Umbria, Seconda metà del IV sec. a.C.  (facebook.com/MuseoMARTA) Box: Anfore panatenaiche dell’Atleta di Taranto, Taranto, via Genova, 480 a.C. circa (museotaranto.beniculturali.it)
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