Clicca qui per visitare il sito ufficiale della mostra
Ecco quindi che la mostra si divide in 10 sezioni, ordinate cronologicamente, che narrano dei rapporti del maestro della “Danza” con i suoi predecessori e della sua influenza sull’arte del suo tempo.
Al periodo fauve di Matisse appartiene uno stupefacente Autoritratto datato 1900, presente in mostra. Del periodo in cui si avvicina al Cubismo, invece, è esposto Porta-finestra a Collioure (1914) messo a confronto con gli interni di Picasso. Degli anni in cui il pittore è a Nizza ci sono diversi ritratti, poi il periodo surrealista e la svolta degli anni ’30, la pulizia delle linee e la predominanza dei colori primari, pienamente rappresentati qui dalla tavola Icaro. Infine il lascito di Matisse e la sua influenza sull’Astrattismo e sull’arte contemporanea.
La forza radicale della sua pittura, la sorprendente novità della sua opera e il posto preponderante che occupa nell’elaborazione anche ideologica di un’arte moderna francese, spiegano la fama eccezionale di cui godeva già al suo tempo che sembra quasi isolarlo dal resto del contesto artistico.
“Così – come scrive la curatrice nell’introduzione al catalogo - per mezzo di confronti visivi con opere di artisti suoi contemporanei, è possibile cogliere non solo sottili influenze reciproche o fonti comuni, ma anche una sorta di “spirito del tempo”, che unisce Matisse e gli altri e che coinvolge momenti finora poco studiati”.
Crediti immagine:
Apertura e box: logo della mostra