“Ci sono moltissime parti di questo film che sono in silenzio e moltissime parti narrate in prima persona. È come se non stessimo guardando un film su Van Gogh, ma come se fossimo Van Gogh”, ha raccontato il regista.
La pellicola deve il suo nome all'opera Sulla soglia dell'eternità (Vecchio che soffre), un dipinto a olio su tela realizzato nel 1890, durante uno dei ricoveri presso l'istituto psichiatrico di Saint-Rémy-de-Provence. L'opera venne completata all'inizio di maggio, circa due mesi prima della sua morte.
Sulla soglia dell'eternità (Vecchio che soffre), Vincent Van Gogh, 1890 (Wikimedia Commons)
Schnabel, pittore statunitense, ha esordito come regista nel 1996 con il film dedicato a Jean-Michel Basquiat, l'artista di Brooklyn morto per overdose di eroina nel 1988.
Per approfondire
www.vangoghilfilm.it
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(Crediti immagine di apertura: IMDB)