Aula di lettere

Aula di lettere

Percorsi nel mondo umanistico

Sezioni
Accad(d)e che
Come te lo spiego
Interventi d'autore
Il passato ci parla
Sentieri di parole
Nuovo Cinema Paini
Storia di oggi
Le figure retoriche
Gli antichi e noi
Idee didattiche digitali
Le parole dei media
Come si parla
Dall'archivio
Tutti i temi del mese
Materie
Italiano
Lettere classiche
Storia e Geografia
Filosofia
Storia dell'arte
Scienze umane
Podcast
Chi siamo
Cerca
Storia e Geografia

Il premio Nobel per la Pace 2021 ai giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov

Il Comitato per il Nobel norvegese ha motivato la scelta “per i loro sforzi per salvaguardare la libertà di espressione, condizione preliminare per la democrazia e la pace duratura”.
leggi
Maria Ressa e Dmitry Muratov, entrambi giornalisti scomodi in nazioni molto diverse come le Filippine e la Russia, sono i premi Nobel per la Pace 2021. La scelta del Comitato per il Nobel norvegese è rappresentativa per tutti i giornalisti che continuano a far sentire la loro voce – non senza correre gravi rischi – in un mondo in cui democrazia e libertà di stampa affrontano condizioni sempre più avverse. Maria Ressa, 58 anni, doppia cittadinanza americana e filippina, è stata co-fondatrice nel 2012 della testata online indipendente Rappler, perseguitata nelle Filippine per il suo lavoro critico nei confronti del Presidente Rodrigo Duterte. La rivista Time nel 2018 l'aveva già nominata Persona dell'anno (insieme a Jamal Khashoggi e ad altri colleghi), citandola l'anno successivo nell'elenco delle 100 persone più influenti, e una delle donne più influenti del secolo. Prima di fondare Rappler, Maria Ressa ha lavorato sul terrorismo nell'Asia sudorientale, aprendo l'ufficio di corrispondenza della Cnn a Manila, e in seguito l'ufficio dell'emittente americana a Giakarta, che ha guidato dal 1995 al 2005. Il premio per Dmitry Muratov, co-fondatore e una delle figure di spicco del periodico russo indipendente Novaya Gazeta, cade proprio nel quindicesimo anniversario dell'uccisione della collega giornalista Anna Politkovskaya, nota per le inchieste sulle violenze contro i civili dalle forze russe in Cecenia e altrove. Sono già sei i giornalisti di Novaya Gazeta uccisi in Russia. Fra i collaboratori della testata c'è anche Mikhail Gorbaciov, che aveva devoluto parte del suo Premio Nobel per la pace del 1990 per finanziarne la nascita.
Clicca qui per approfondire sul sito del Premio Nobel
  Crediti immmagini Apertura: Ill. Niklas Elmehed © Nobel Prize Outreach (nobelprizes.com) Box: Ill. Niklas Elmehed © Nobel Prize Outreach (nobelprizes.com)
NOBEL_Pace_2021
NOBEL_Pace_2021_2

Devi completare il CAPTCHA per poter pubblicare il tuo commento