Aula di Lettere

Aula di Lettere

Percorsi nel mondo umanistico

Sezioni
Accad(d)e che
Come te lo spiego
Interventi d'autore
Il passato ci parla
Sentieri di parole
Nuovo Cinema Paini
Storia di oggi
Le figure retoriche
Gli antichi e noi
Idee didattiche digitali
Le parole dei media
Dall'archivio
Tutti i temi del mese
Materie
Italiano
Lettere classiche
Storia e Geografia
Filosofia
Storia dell'arte
Scienze umane
Podcast
Chi siamo
Cerca
Storia e Geografia

Situazione politica in Iran

leggi

Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad è al suo secondo mandato, dopo avere vinto le elezioni nel giugno 2009 contro il candidato riformista Mir Hossein Mussawi. Costui era stato primo ministro dal 1981 al 1989 sotto la presidenza dell’ayatollah Ali Khamenei ed era appoggiato dalla maggior parte dei riformisti e anche dall’ex presidente Ali Akbar Rafsanjani, conservatore. Riformisti e conservatori hanno posizioni contrapposte sul rapporto con l’Occidente, ma tutti sono d’accordo nella volontà di proseguire il programma nucleare iraniano.

La vittoria di Ahmadinejad fu schiacciante, ma l’accusa di brogli portò a imponenti manifestazioni di protesta a Teheran, represse duramente dalla polizia e dalle milizie paramilitari (i basiji e i pasdaran). La violenza del regime si diresse anche contro la stampa e la libertà d’informazione: molti giornalisti furono arrestati, molti siti oscurati, le comunicazioni via sms a più riprese interrotte. Internet rimase comunque, nonostante gli interventi di censura e il controllo degli accessi, il mezzo di comunicazione più potente attraverso blog e social network (come poi si dimostrò in altre occasioni, come le rivolte arabe del 2011, la guerra civile in Libia, la repressione in Siria).

Il presidente Ahmadinejad ha l’appoggio della parte più povera della popolazione, soprattutto nelle campagne e nei piccoli centri: a questa, al momento della sua prima elezione, aveva promesso di distribuire i proventi del petrolio, che si sono assai assottigliati a causa dell’embargo.

Nella borghesia, fra gli imprenditori e i professionisti, invece, era e resta forte la richiesta di maggiore libertà e di apertura verso la componente laica della società.

Devi completare il CAPTCHA per poter pubblicare il tuo commento