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5 gennaio 1948: nasce Peppino Impastato

Settantacinque anni fa nasceva il giornalista considerato uno dei simboli della lotta alla mafia

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Il 5 gennaio 1948 a Cinisi, in provincia di Palermo, nasceva Giuseppe Impastato detto Peppino, giornalista e attivista impegnato nella lotta contro la mafia, assassinato a 30 anni nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978.

Nonostante la sua famiglia fosse inserita negli ambienti mafiosi locali, Impastato ne prese presto le distanze, rompendo i legami con il padre, che lo cacciò di casa, e partecipando ad attività culturali e politiche contro la mafia. Già nel 1965 Impastato fondò il giornalino “L'idea socialista”, sequestrato dopo pochi numeri, e aderì al PSIUP, Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria. Dal 1968 partecipò come dirigente alle attività dei gruppi comunisti e dal 1975 avviò il Circolo "Musica e Cultura", un’associazione culturale in cui trovavano spazio il "Collettivo Femminista" e il "Collettivo Antinucleare".

Negli anni successivi, Impastato e il suo gruppo avviarono l’attività di Radio Aut, un'emittente autofinanziata impegnata nella controinformazione e nella satira contro la mafia e gli esponenti della politica locale (tra i quali il capomafia Gaetano Badalamenti, chiamato “Tano Seduto” da Impastato). Tra le sue attività giornalistiche meno conosciute vi fu l’inchiesta sulla strage di Alcamo Marina, durante la quale furono uccisi due Carabinieri probabilmente per mano della mafia e di esponenti legati all’organizzazione Gladio. Cinque giovani del posto furono accusati e torturati per ottenere le confessioni.

Nel 1978 Impastato partecipò alle elezioni comunali di Cinisi e, dopo vari avvertimenti ricevuti durante il periodo della campagna elettorale, fu ucciso qualche giorno prima che si svolgessero le votazioni. Sul luogo dell’assassinio venne posta una carica di tritolo sotto il suo corpo adagiato sui binari della ferrovia Palermo-Trapani per simulare che fosse rimasto ucciso come suicida nel corso di un attentato. Nonostante il tentativo di compromettere la sua immagine, pochi giorni dopo Impastato venne simbolicamente eletto al Consiglio comunale. La sua morte a livello nazionale passò quasi inosservata perché la mattina dell’8 maggio veniva ritrovato il corpo senza vita del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro.

Nel corso vicenda giudiziaria sulla morte di Peppino Impastato, che si svolse in vari passaggi, sono stati riconosciuti come colpevoli Salvatore Palazzolo, affiliato alla cosca mafiosa di Cinisi e condannato a trent'anni di reclusione, e Gaetano Badalamenti, condannato all'ergastolo.

Per un approfondimento sulla biografia di Peppino Impastato e sulle iniziative a lui dedicate clicca qui

Crediti immagini
Homepage: Peppino Impastato, ultimo comizio (Wikimedia Commons)
Articolo: Marcia della protesta e della speranza per la pace e per lo sviluppo socio-economico della Sicilia occidentale (Wikimedia Commons