“Il mio giardino è l’opera d’arte più bella che io abbia creato”, diceva Claude Monet (1840-1926). A partire dall’11 febbraio, sarà proprio un “onirico giardino lussureggiante” ad accogliere il pubblico della grande mostra allestita presso il Palazzo Ducale di Genova dedicata a uno dei più amati pittori impressionisti. Dopo Palazzo Reale di Milano, gli oltre cinquanta quadri provenienti dal Musée Marmottan Monet di Parigi, saranno esposti nello spazio di 900 metri quadrati del Munizioniere.
Suddivisa in sette sezioni, l’esposizione presenta in ordine cronologico tutti i temi salienti dell’Impressionismo e della ricerca artistica di Monet intorno alla luce, dai primi lavori in piccolo formato, segno della rivoluzione della pittura “en plein air”, ai grandi paesaggi rurali e urbani. Saranno esposte le amatissime e iconiche “Ninfee” (1916-1919 ca.), “Iris” (1924-1925 ca.), “Emerocallidi” (1914-1917 ca.), “Salice piangente” (1918-1919 ca.), le varie versioni de “Il ponte giapponese” e la sua ultima e magica opera “Le rose” (1925-1926 ca.).
Alcune di queste opere non furono mai messe in vendita dall’artista, che volle tenerle gelosamente custodite nella sua abitazione di Giverny, dove si trasferì nel 1883. Oggi il Musée Marmottan Monet di Parigi custodisce il nucleo più grande al mondo di opere di Monet, frutto della donazione avvenuta nel 1966 da parte del figlio Michel. Marianne Mathieu, storica dell’arte e direttrice scientifica del museo, è anche la curatrice della mostra esposta a Palazzo Ducale.
All’esposizione si accompagnano diverse proposte didattiche e visite guidate, fra cui “Il giardino di Giverny”, destinato alla scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado, un laboratorio che attraverso alla rielaborazione personale degli elementi naturali, utilizzando tasselli di piccolo formato, darà vita ad una rappresentazione collettiva del giardino di Monet. In “Paesaggio, variazioni sul tema” (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado), partendo da immagini fotografiche del territorio ci si soffermerà sull’osservazione del soggetto e sulla percezione dei suoi rapidi mutamenti, con il variare delle condizioni atmosferiche e del passare del tempo nell’arco della giornata, sempre prendendo spunto dai colori della tavolozza di Monet. “A passeggio con Monet” (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado) è un percorso guidato al termine del quale verranno realizzate delle ninfee a tempera, acquerello e gouache, e un’installazione acquatica in grado di riprodurre riflessi e movimenti della luce come nelle opere del pittore impressionista.
Per le scuole secondarie di II grado sono organizzate visite guidate articolate in base all’età dei partecipanti e visite in lingua, una proposta che va incontro all’attuazione della metodologia CLIL (Content and Language Integrated Learning).
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Crediti immagini
Home page: Claude Monet, Ninfee, 1915, Musée Marmottan Monet (Wikimedia Commons)
Articolo: Claude Monet, Ninfee e riflessi del salice, 1916-1919, Musée Marmottan Monet (Wikimedia Commons)