Aula di lettere

Aula di lettere

Percorsi nel mondo umanistico

Sezioni
Accad(d)e che
Come te lo spiego
Interventi d'autore
Il passato ci parla
Sentieri di parole
Nuovo Cinema Paini
Storia di oggi
Le figure retoriche
Gli antichi e noi
Idee didattiche digitali
Le parole dei media
Come si parla
Dall'archivio
Tutti i temi del mese
Materie
Italiano
Lettere classiche
Storia e Geografia
Filosofia
Storia dell'arte
Scienze umane
Podcast
Chi siamo
Cerca
Accad(d)e che

Il bicentenario del Museo Egizio di Torino

Tre giorni di festival accompagnano l’inaugurazione dei nuovi allestimenti della Galleria dei Re e del Tempio di Ellesiya

leggi

Continua fino a stasera, 22 novembre, il Festival 200, l’iniziativa per il festeggiamento del bicentenario del Museo Egizio di Torino (1824-2024). Il programma prevede speed lectures di 15 minuti con gli egittologi lungo il percorso museale, conferenze, talk e attività per famiglie. Tutti gli eventi sono ad accesso gratuito e in questa occasione è possibile visitare anche i nuovi allestimenti della Galleria dei Re e della Cappella rupestre di Ellesyia, inaugurati il 20 novembre. I festeggiamenti per il bicentenario continueranno anche nel 2025, quando termineranno i lavori del progetto della corte coperta in vetro e acciaio e dell’ipogeo.

Per maggiori informazioni clicca qui.

Il nuovo allestimento della Galleria dei Re si basa su un concetto caro agli antichi Egizi, la transizione dall’oscurità alla luce. A differenza di quanto previsto dall’allestimento precedente, realizzato da Dante Ferretti del 2006, le statue sono ora illuminate da luce naturale e artificiale, ulteriolmente amplificata dalle pareti riflettenti in alluminio. Anche la collocazione delle statue è cambiata: esse non si trovano più su piedistalli ma al livello del pavimento, con un richiamo alla posizione che occupavano nei grandi templi dell’antico Egitto. La statua di Ramesse II è posta al centro della sala, e attorno a essa ruotano quelle degli altri faraoni, disposte per la prima volta in ordine cronologico. Oltre ai faraoni, la sala ospita 21 statue delle dee Sekhmet, la cui collocazione è ispirata a quella del l tempio funerario di Amenhotep III a Tebe, l’odierna Luxor, da cui provengono. La nuova illuminazione consente di cogliere i dettagli che distinguono una statua dall’altra.

La Cappella Rupestre di Ellesiya, il più antico tempio rupestre della Nubia, fu donato all’Italia dal governo egiziano, come ringraziamento per la partecipazione all’operazione di salvataggio dei tempi nubiani, che rischiavano di essere sommersi dalle acque del lago Nasser. Dopo una complessa operazione di trasporto e ricostruzione, il tempio fu presentato a Torino nell’autunno del 1970. Nel 2023 è iniziato un ultimo restauro e la Cappella è stata riallestita grazie al lavoro di egittologi e curatori, per raccontare la sua lunga storia, dalla costruzione fino al salvataggio. La visita alla Cappella è gratuita e a partire da dicembre saranno organizzate visite guidate con un egittologo.

Sul sito web del museo sono disponibili diversi virtual tour, incluso un tour dedicato al vecchio allestimento della Galleria dei Re (qui) e uno dedicato a ragazzi e ragazze (qui).

Crediti immagini
Homepage e articolo:
Marco Nicolosino, Primo allestimento della collezione Drovetti al piano terreno del Museo Egizio, 1832 (Wikimedia Commons).