Dal 28 maggio 2024 è possibile visitare, attraverso un sistema di passerelle sospese, il cantiere dell’insula dei Casti Amanti del Parco Archeologico di Pompei. Oggetto di scavi sin dal 1912, l’insula non è stata ancora indagata in tutti i suoi settori. Comprende diverse abitazioni e un panificio e deve il suo nome dalla decorazione di un triclinio, che raffigura lo scambio di un bacio tra due amanti. Il percorso inaugurato nei giorni scorsi consente una visione complessiva dell’area e dell’architettura delle case romane.
Nell’ambito del progetto di restauro, scavo, e accessibilità, inoltre, sono stati rinvenuti dei disegni a carboncino, che per la semplicità dell’esecuzione e dell’iconografia, sembrerebbero essere stati realizzati da bambini. Le immagini, raffiguranti gladiatori e cacciatori, saranno studiate in collaborazione con il dipartimento di neuropsichiatria infantile dell’università Federico II di Napoli.
Oltre ai disegni, nel corso dello scavo sono stati ritrovati i corpi di due vittime, una donna e un uomo, morti davanti al portone chiuso della Casa dei Pittori al lavoro. Di questa abitazione, così chiamata perché al momento dell’eruzione erano in corso dei lavori di pittura, è venuto alla luce un cubicolo (“camera da letto”), allestito come uno studiolo. È stato, inoltre, rinvenuto un nuovo ambiente in cui è emersa una parete affrescata con scene mitologiche (centauri, sirene) e divinità (Afrodite, Apollo, Dioniso). Su un’altra parte, è stato ritrovato un quadretto raffigurante un bambino incappucciato, circondato da grappoli d’uva e melagrane e affiancato da un cagnolino, che rappresenta una rappresentazione inedita all’interno delle opere pompeiane.
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Crediti immagini
Homepage e articolo: Modello di Pompei in scala 1:100, Fotografia di Gary Todd (Wikimedia Commons)