Il Parco archeologico del Colosseo, negli spazi delle Uccelliere farnesiane e del Tempio di Romolo, ospita fino al 12 gennaio 2025 una mostra dedicata alla figura e al mito di Penelope. Attraverso più di cinquanta opere, tra cui dipinti, sculture, rilievi, incunaboli e libri a stampa, l’esposizione ripercorre la tradizione letteraria e iconografica del personaggio, dai poemi omerici fino all’epoca moderna.
Uno dei principali nuclei tematici della mostra è legato alla raffigurazione di Penelope accanto a un telaio, il più significativo simbolo del suo spazio domestico. Espressione di una cultura femminile raffinata, che comprende la capacità di contare, memorizzare misure, sequenze di colori e punti, l’uso del telaio è anche associato al canto e alla ripetizione mnemonica di versi. Legato al tema della tessitura è, inoltre, l’omaggio a Maria Lai, artista sarda definita “tessitrice di speranza”, che ha ripreso e rinnovato la tradizione tessile della sua regione realizzando opere d’arte esposte in tutto il mondo.
Un secondo nucleo tematico della mostra ruota attorno ai gesti e alla postura in cui Penelope viene spesso rappresentata, che contribuiscono a farla sembrare malinconica e sfuggente. Soprattutto in epoca moderna, diverse rappresentazioni di Penelope la vedono, invece, dormiente o nel momento del risveglio. Il richiamo al talamo e al mondo del sogno costituisce, infatti, un altro dei temi della mostra. Infine, l’aidós di Penelope (che in greco significa pudore, modestia, vergogna) è spesso reso a livello iconografico attraverso il velo, che rappresenta inoltre un modo di separarsi e schermarsi dal modo.
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Oltre al ciclo di incontri “Esistere come Donna. Dialoghi e lezioni su donne, artiste, battaglie e archetipi femminili”, che si concluderà il 14 dicembre, alla mostra si accompagna in catalogo pubblicato da Electa, che costituisce la prima monografia sulla figura di Penelope.
Crediti immagine
Homepage e articolo: L’attrice Silvana Mangano, nelle vesti di Penelope, tesse la tela nel film Ulisse (Italia, 1954), prodotto da Lux Film - Ponti De Laurentiis, con la regia di Mario Camerini. Credito foto: Franco Fedeli/Reporters Associati & Archivi/Mondadori Portfolio (colosseo.it)