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Tiziano e la rappresentazione della donna

A Palazzo Reale una grande esposizione dedicata alle immagini femminili nella pittura del maestro veneziano e dei suoi contemporanei

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Apre al pubblico il 23 febbraio la mostra “Tiziano e l'immagine della donna nel Cinquecento Veneziano”, allestita presso Palazzo Reale a Milano e dedicata alle rappresentazioni femminili del XVI secolo.

Il percorso, organizzato in otto sezioni, presenta circa un centinaio di opere, tra cui 47 dipinti. Accanto ai 16 quadri di Tiziano, in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, ci saranno opere di Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Veronese e Tintoretto. Saranno rappresentate tutte le tematiche riguardanti le immagini delle donne del tempo e saranno confrontati gli approcci artistici dei diversi pittori. Oltre ai dipinti, l’esposizione comprende sculture, oggetti di arte applicata come gioielli, una creazione omaggio di Roberto Capucci a Isabella d’Este (1994), libri e grafica.

Tiziano, protagonista indiscusso della Scuola Veneta, propone un’immagine della donna caratterizzata da grazia, dolcezza, potere di seduzione ed eleganza innata. Il maestro veneziano è più interessato alla rappresentazione della personalità della donna e alla femminilità in quanto tale rispetto al canone della bellezza esteriore.

La mostra affianca ritratti realistici di donne appartenenti a diverse classi sociali a immagini delle “belle veneziane”, donne reali o presunte tali ma fortemente idealizzate. Secondo il sistema oligarchico di governo, che rifiutava il culto della personalità individuale, non erano ammessi ritratti reali di donne delle classi patrizie o borghesi. Al loro posto erano prodotte queste rappresentazioni, in cui le protagoniste indossano spesso vesti scollate, a indicare “l’apertura del cuore” e un atteggiamento sincero. Al contrario di quanto ritenuto in passato, le donne raffigurate oggi non sono più considerate come cortigiane ma si pensa che siano delle spose. La loro rappresentazione di apertura sta a indicare l’atto consensuale verso il futuro marito.

I ritratti realistici di Tiziano fanno invece riferimento a donne non veneziane, come Isabella d’Este, marchesa di Mantova, o sua figlia Eleonora Gonzaga, duchessa di Urbino. Sono presenti anche dipinti a olio raffiguranti cortigiane ma l’identità delle protagoniste è identificabile con sicurezza sono in pochissimi casi. Nell’esposizione sono presenti, inoltre, eroine come Lucrezia, Giuditta o Susanna che rappresentano l’onore, la castità, il coraggio e il sacrificio, e figure mitologiche, tra le quali Venere che nasce dal mare che personifica la città di Venezia.

La mostra prevede un programma di attività didattiche per scuole di diverso ordine e grado. La visita guidata dedicata alle scuole secondarie, dal titolo “Il grande viaggio verso la modernità” pone l’accento sull’elemento storico e sociale, proponendo dei parallelismi con la realtà contemporanea. Il percorso invita quindi a una riflessione sul ruolo della donna rispetto al contesto di riferimento a partire dalle rappresentazioni artistiche. L’attività propone inoltre il tema della dicotomia tra “ideale” e “reale”, e accompagna i partecipanti in un viaggio metaforico attraverso costumi di un secolo.

Per consultare il sito della mostra clicca qui

Per consultare l’offerta didattica clicca qui

Crediti immagini
Home page: Tiziano, Allegoria della sapienza, 1560 circa, Biblioteca Nazionale Marciana (Venezia) (Wikimedia Commons)
Articolo: Tiziano, Flora, 1515 circa, Galleria degli Uffizi (Wikimedia Commons)

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