Fino al 10 aprile, il Tempio di Romolo al Foro Romano ospita la mostra “Il viaggio di Enea. Da Troia a Roma”, dedicata alla valorizzazione dell’itinerario culturale “Rotta di Enea”, certificato dal Consiglio d’Europa nel 2021.
L’esposizione ripercorre il viaggio dell’eroe troiano, che oggi rappresenta il simbolo dell’incontro possibile fra culture diverse e della speranza nel futuro. La sua storia è presentata attraverso 24 opere, realizzate fra il VII secolo a.C. e la piena età imperiale, e presentate in base a un percorso tematico che parte dalle immagini di Enea, di suo padre Anchise e di sua madre la dea Afrodite e arriva e alla fondazione di Lavinium, passando attraverso raffigurazioni dell’amore tra Paride ed Elena e della guerra di Troia. Una sezione è dedicata anche al Palladio, la leggendaria statua di legno di Pallade/Atena che Zeus stesso avrebbe consegnato a Dardano, il fondatore di Troia, e che a Roma divenne uno dei sette pignora imperii (i talismani che garantivano il potere e la salvezza del popolo).
Tra le immagini legate all’iconografia di Enea, Anchise e Afrodite, è presente una bardatura di cavallo in bronzo (risalente al VII sec. a.C.) in cui è raffigurata una donna con un bimbo in braccio, forse la dea Afrodite con Enea bambino, e un uomo accecato da uccelli, da identificare probabilmente con Anchise. L’amore tra Paride ed Elena è rappresentato da un lebete a figure rosse che rappresenta un momento dei preparativi dell’unione tra i due amanti. Un monumentale cratere apulo a figure rosse raffigura la morte di Ettore, legato ad un carro e trascinato nella polvere da Achille. Infine, la mostra ospita alcune delle statue in terracotta raffiguranti giovani offerenti, databili tra V e III sec. a.C., ritrovate presso il santuario di Lavinium dedicato a Minerva, una Minerva Iliaca legata alla leggenda troiana, guerriera e protettrice del matrimonio e della famiglia.
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Crediti immagini
Homepage e articolo: Locandina della mostra (parcocolosseo.it)