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Vasari 450

Arezzo, città natale dell'artista, propone esposizioni e itinerari per celebrare l'anniversario della sua morte

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Nel 450esimo anniversario dalla morte di Giorgio Vasari (Arezzo, 30 luglio 1511 – Firenze, 27 giugno 1574), la città natale dell’artista ha organizzato un programma di mostre e itinerari, valorizzando in nuovi allesimenti tematici opere monumentali e documenti rari legati alla sua attività.

La mostra evento “Il Teatro delle Virtù”, allestita presso la Galleria d’Arte Contemporanea e aperta al pubblico lo scorso 31 ottobre, è dedicata al Vasari pittore, architetto e storiografo, artista di corte del duca Cosimo de’ Medici 1554 al 1574. Il percorso è organizzato in otto sezioni che ripercorssono la vita e le attività dell’artista: dall’educazione umanistica ricevuta all’esperienza dell’“Accademia delle Arti e del Disegno”, che Vasari e Cosimo de’ Medici fondarono insieme a Firenze nel 1563, come evoluzione dell’antica corporazione degli artisti. La sezione “L’apoteosi delle Virtù” racconta come nei dipinti del Vasari si osservi la nascita di un linguaggio allegorico per immagini e invenzioni visive fantastiche, che saranno apprezzati non solo dal Medici ma anche da alcuni pontefici e dal cardinale Alessandro Farnese. L’applicazione di questo linguaggio allegorico all’arte sacra prende forma nelle pale d’altare, alcune delle quali esposte per la prima volta in questa mostra, come la “Sacra Famiglia” e la “Crocifissione”.

Una sezione dell’esposizione è dedicata al disegno, di cui Vasari celebra l’importanza come pratica conoscitiva ma anche come ideazione e progettazione alla base di ogni opera, sia essa in pittura, scultura, architettura o arti applicate. La mostra racconta inoltre del ruolo di Vasari nel ritrovamento della “Chimera,il bronzo etrusco rinvenuto nel 1535 durante i lavori di scavo effettuati per volere di Cosimo de’ Medici. Fu infatti Vasari a promuovere il manufatto come come simbolo di una civiltà precedente all’autorità della Roma imperiale, inserendolo nella propaganda politica. Nella Sala Sant’Ignazio, a cinque minuti dalla Galleria, sono esposte quattro grandiose pale dipinte tra il 1545 e il 1569, tra cui l’ “Immacolata Concezione” e l’“Adorazione dei Magi”.

Oltre alla mostra principale, sono state allestite una serie di mostre collaterali in diverse sedi, tra cui il Museo di Casa Vasari, Museo d’Arte Medievale e Moderna, e l’Archivio di Stato di Arezzo.

Il programma completo è disponibile qui.

Altre informazioni sulla vita e le opere sono disponibili sul sito della città di Arezzo a questo link.

Crediti immagini
Homepage e apertura:
Giorgio Vasari, Allegoria della Concezione, 1541 circa. Firenze, Chiesa dei Santi Apostoli. (Wikimedia Commons)