Potete leggere una sintesi degli altri principi in questo articolo sul sito del settimanale del Corriere della Sera Io Donna.
Il principio afferma che “la motivazione degli studenti determina, orienta e sostiene ciò che essi fanno per imparare.” Non poco, sicuramente. La motivazione muove e mobilita. Aiuta a impegnare energie e risorse personali. E a convogliarle verso un obiettivo specifico. Capire come motivare significa capire come recuperare nei nostri studenti o collaboratori.
Cos’è in genere la motivazione?
Per l’importanza che riveste si parla di motivazione in modo diffuso non solo in ambito scolastico, ma in tutti i settori e in particolare nel mondo del lavoro. Secondo la definizione di Annamaria Testa (la trovata approfondita qui), la motivazione è l’energia che ci muove verso un obiettivo un antidoto verso l’apatia e il disinteresse.Sono le motivazioni interiori a condizionare il nostro impegno. Desideriamo occuparci di più di ciò che ci piace e interessa, oppure di ciò che pensiamo avere senso o appartenere a qualcosa di importante. E soprattutto ci applichiamo di più per ciò in cui pensiamo di riuscire e di avere buone probabilità di successo.
Perciò eventuali premi o punizioni non solo non sono utili, o almeno non tanto quanto si pensi, ma addirittura a volte sono anche dannosi. È quello che segnalano le ricerche scientifiche riportate da Dan Pink in questo video famoso video Ted Ed.
Quali sono i fattori che condizionano la motivazione negli studenti?
I fattori chiave indicati da Pink per la motivazione sono tre. Ci sentiamo più coinvolti nei compiti in cui troviamo espressi o esprimibili questi elementi: - autonomia, - competenza - meta o scopo del compito. Per motivare qualcuno perciò possiamo aiutarlo a sentirsi parte di un progetto importante, lasciandogli la possibilità di riuscire, o anche di sbagliare, con un certo grado di libertà. Attualizzando il discorso per il mondo della scuola, gli autori di Come Impariamo, evidenziano due dei tre fattori riportati sopra: - le aspettative di successo (legate al senso di competenza e autoefficacia) e - il valore attribuito all’obiettivo (legato allo scopo del compito). Viene meno qui l’elemento dell’autonomia, normalmente assente nel mondo della scuola (anche se sempre più obiettivo formativo legato alla competenza dell’imparare ad imparare) sostituito da quello dell’importanza di un ambiente di aula supportante e collaborativo.
Come aumentare la motivazione negli studenti?
Per aiutare lo studente a percepire il valore di un obiettivo o compito può essere utile evidenziare collegamenti del tema trattato con la realtà, per esempio mediante l’uso di problemi e compiti in contesto. Anche se ciò non sempre è possibile (ed è bene continuare a riconoscere valore a ciò che collegamento con la realtà non ha, come la bellezza di un’astrazione o di un teorema) presentare applicazioni e agganci dei temi trattati agli interessi degli studenti è sempre un modo per coinvolgerli di più. Appare efficace anche passare da un approccio riproduttivo del sapere ad uno produttivo, in cui si chieda agli studenti di predisporre o progettare materiali legati ai contenuti di apprendimento.

Quali strumenti e risorse digitali è possibile utilizzare?
Gli studenti chiamati a progettare materiali e a produrre compiti multimediali all’interno di compiti multidisciplinari, potranno trovarsi a: - scrivere siti, per esempio, con Google Sites (qui un tutorial) o Adobe Video (qui un tutorial); - produrre volantini o infografiche, per esempio, con Canva (qui un tutorial) o con Infogram; - registrare video e screencast, per esempio con Screencastomatic (qui un tutorial).
Per approfondimenti su possibili strumenti per la produzione creativa e digitale si rimanda all'articolo Abbiamo studenti creativi e digitali? sul questo blog.
Per le varie forme di valutazione ricordiamo:
- Creaverfiche Zanichelli per produrre verifica sommative rapidamente (qui una playlist);
- ZTE (qui i tutorial) e Kahoot per allenamenti liberi o compiti da usare in ottica formativa o sommativa;
- Learning Apps (qui un tutorial) e Teacher Desmos (qui un tutorial).
E al di là dello specifico software o strumento, i canali multimediali riescono a volte a amplificare l’impatto di un contenuto toccando corde emozionali . Pensiamo alle poesie di Ungaretti recitate da Ungaretti stesso nei video di Youtube o ai musei virtuali visitabili online su Google Art & Culture e così via. E le emozioni tracciano l’apprendimento perché, come dice Baricco, ‘c’è un forte nesso tra l’apprendere e l’emozionarsi’.

