Quali sono le fasi di questo paradigma didattico?
Per fare tutto ciò possiamo seguire le 5 tappe consigliate in questo percorso didattico:- Anticipare prima della lezione quelle che possono e le possibili risposte o le strategie di soluzione degli studenti al problema o lavoro di gruppo. Decidere così quali tra queste risposte, percorsi, o procedure sia utile per introdurre gli argomenti e le spiegazioni successive in modo da indirizzare l’attività nella direzione didattica scelta.
- Monitorare e osservare gli studenti mentre lavorano in aula per guidarli verso i risultati attesi con domande e richieste di argomentare le loro conclusioni. In questa fase il docente può assicurarsi che tutti siano coinvolti nell’attività e stimolarli alla partecipazione.
- Selezionare i lavori che rispondono all’obiettivo didattico e per presentarli alla classe. Si possono comunque accettare alcuni contributi volontari di studenti che desiderino descrivere il loro percorso per apprezzare il loro ma mantenendo il controllo sul flusso della lezione .
- Ordinare lavori scelti in base ad un’opportuna sequenza. Per es. dal più semplice al più complesso, dal più concreto al più astratto (valorizzando anche approcci meno sofisticati anche in ottica BES). Questa fase permette di porre l’attenzione su preconcetti e di confrontare le strategie possibili evidenziando quelle migliori per risolvere un problema.
- Collegare o meglio, aiutare gli studenti a farlo, le presentazioni ad altri contenuti noti o nuovi e evidenziando differenze e tra i diversi approcci e traendo conclusioni.
Quali strumenti e ambienti digitali sono utili per queste attività didattiche?
L’impresa può sembrare di non semplice attuazione per la delicata fase di anticipazione e selezione dei lavori. Ma se decidiamo di farci aiutare dal digitale abbiamo a disposizione un ambiente online dedicato allo scopo, Teacher Desmos (con la sua nuova funzionalità Snapshot creata specificamente per questo tipo di attività) e altri strumenti di raccolta e presentazione delle risposte degli studenti quali Nearpod.
Di Teacher Desmos abbiamo già parlato in altri articoli che potete trovare qui e qui.
Dai corsi di Formazione in Rete Zanichelli si ricava una playlist di video che ci aiuta a orientarci nel suo funzionamento.
Il software permette di predisporre percorsi di apprendimento esplorativi e laboratoriali.Lo studente ha la possibilità di modificare e completare grafici e tabelle, disegnare ‘a mano libera’ e tracciare immagini, inserire testi brevi, porre domande e motivare le risposte date.
Il punto di forza di Teacher Desmos è che il docente, sia che faccia svolgere il lavoro agli studenti a casa, sia che lanci l’attività a scuola in un laboratorio di informatica (nel qual caso può prendere il controllo delle schermate mettendole in pausa e indirizzandole su diapositive specifiche), visualizza in chiare schermate le sintesi delle risposte degli studenti. E può usare lo strumento Snapshot per ‘fotografare’ le risposte più interessanti o utili, e ritrovarle quindi nella cartella apposita dove può raggrupparle secondo l’ordine che preferisce e presentarle alla classe (con il bottone ‘present’).




Anche per Nearpod abbiamo realizzato una playlist di video tratti dai corsi di Formazione in Rete Zanichelli.
Come si colloca questa metodologia didattica rispetto ad altre più diffuse?
Questa metodologia si concilia in modo del tutto naturale con tutte le metodologie legate a attività collaborative quali il Problem Based Learning o l’Inquiry Based Learning. Così come può essere utilizzata abbinata alla Flipped Classroom per attività d’aula laboratoriali e attività di studio a casa. Di fatto si abbina bene a tutte le pratiche didattiche che collocano lo studente attivamente al centro del suo apprendimento e che lo stimolino ad imparare per sperimentazione, esplorazione, recupero da errori.





