Ritratto ufficiale dell'imperatore Guangxu Qing dalla collezione del Palazzo imperiale realizzato da un pittore di corte anonimo (Immagine: pubblico dominio via Wikimedia Commons)
Vista la giovanissima età, a reggere de facto il potere viene è la madre, diventata nota come l'Imperatrice vedova Cíxǐ. In realtà, il suo potere è iniziato nell'ombra già da alcuni decenni. Nel 1952, infatti, entra a palazzo come una delle mogli dell'imperatore di allora e dagli anni Sessanta dell'Ottocento, quando rimase vedova, il suo fu un vero e proprio governo-ombra, non potendo, in quanto donna, accedere al soglio imperiale.
Si tratta di anni di enorme trasformazione per la Cina a cavaliere tra Otto e Novecento. L'impero celeste si apre progressivamente all'esterno, rompendo il lungo isolamento che si era autoimposto, facilitando i rapporti commerciali con il resto del mondo (è di questo periodo che si concedono nelle principali città cinesi, come Pechino e Shanghai, dei veri e propri quartieri dove potevano risiedere i mercanti e i diplomatici stranieri).
Ritratto dell'imperatrice Cíxǐ all'inizio del secolo XX (Pubblico dominio via Wikimedia Commons)
Nel 1898, quando Guangxu ha tredici anni e avrebbe l'età legale per governare, la madre prende il potere con un colpo di stato e continuerà a esercitare il proprio potere a capo dell'impero fino al 1908. In questo periodo, precisamente tra il 1899 e il 1901, si scrive anche una delle pagine più note della storia cinese di quel periodo, ovvero quella della rivolta dei boxer, una serie di ribellioni degli strati socio-economici più deboli della Cina che si coagulano attorno alle scuole di kung fu e a movimenti come i Pugili della Giustizia e della Concordia.
Sull'imperatrice Cíxǐ è da poco uscito in Italia una biografia, L'imperatrice Cixi (Longanesi), scritta da Jung Chang, un libro che potrebbe arrivare anche sul grande schermo con l'attrice Gong Li (già in Memoria di una geisha di Rob Marshall) nei panni dell'imperatrice.