Questione curda
I Curdi sono un’antica popolazione iranica, di religione musulmana sunnita, che rappresenta la maggioranza della popolazione nel Kurdistan, regione storica fra la Turchia, l’Iran, l’Iraq e la Siria. Alla fine della prima guerra mondiale i trattati di pace stabilirono la creazione di uno stato curdo, ma dopo la rivoluzione di Atatürk e la nascita della repubblica turca il territorio curdo fu diviso fra la Turchia e i paesi confinanti. La popolazione curda fu obbligata a diverse migrazioni di massa e tutti i tentativi di ottenere l’autonomia furono repressi. Contro i Curdi (che nell’Iraq abitano una delle regioni più ricche di petrolio), negli anni Ottanta e Novanta il dittatore Saddam Hussein fece uso più volte di armi chimiche. Nacquero anche movimenti indipendentisti che si resero responsabili di attentati terroristici e di guerriglia in Turchia, e che furono combattuti con durezza.
PKK
Il Partito dei lavoratori del Kurdistan, d’ispirazione marxista-leninista, è un movimento clandestino indipendentista, basato nelle regioni curde del sud-est della Turchia. Venne fondato nel novembre 1978 sotto la guida di Abdullah Öcalan. A differenza di altri partiti indipendentisti curdi, il PKK decise il passaggio alla lotta armata, prima contro il regime militare turco, poi contro il ripristinato regime democratico. Si stima che il bilancio di trent’anni di lotta sia di 45000 morti. Nel 1999 Öcalan fu catturato e condannato all’ergastolo. Di recente il governo di Erdogan ha intensificato i tentativi di accordo con i capi del PKK, allo scopo di rendere più sicuri le regioni curde di confine verso la Siria in guerra.