- Latino e grecoSoltanto chi ha paura è capace di sperareScegliere il presente e desiderare il futuro. Unica dea benigna per i poeti greci arcaici come Teognide, la speranza era vista dagli antichi come una sensazione di difficile definizione che si collocava tra desiderio e paura. Roberta Ioli traccia un profilo della speranza vista con gli occhi degli antichi che si avvale anche della filosofia di Socrate, Platone e Aristotele e che riflette su concetto di passato, presente e futuro.
- Latino e grecoL’intelligenza degli antichi, tra sagacia, ingegno e congetturaIntelligenza è la capacità di lettura e di discernimento della realtà. Già gli antichi avevano definito questo concetto nelle sue diverse sfaccettature. Ce ne parla Roberta Ioli.
- Latino e grecoFelicità è fertilità dell’animo: le vie degli antichiRoberta Ioli descrive le varie accezioni del termine “felicità” del mondo antico presentando le visioni di Socrate, Pindaro e Aristotele.
- FilosofiaClassificare il politico. La lunga ricerca della forma di governo idealePartendo dall’Antica Grecia, Beatrice Collina analizza la classificazione delle forme di governo nella storia, soffermandosi soprattutto sugli importanti contributi di Montesquieu e Hannah Arendt.
- Latino e grecoClima, cambiamento, armonia: lo sguardo degli antichi sull’ambienteGli antichi Greci non ci hanno tramandato un concetto preciso per definire il rapporto tra essere umano e ambiente. Eppure, in diversi racconti, troviamo umani puniti dalla natura e dalle sue divinità per aver utilizzato le risorse in modo indiscriminato: Roberta Ioli analizza l' Agamennone eschileo, l' Inno a Demetra di Callimaco, Le opere e i giorni di Esiodo.
- FilosofiaTommaso d’Aquino, tra la Bibbia e AristoteleLa filosofia medievale è posta di fronte al duplice dilemma di conciliare fede e ragione, tradizione classica e cristianesimo. Tommaso d'Aquino tenta una soluzione al dilemma, traducendo in un mondo cristiano la filosofia di Aristotele.
- FilosofiaLa natura e l’armonia nascosta delle cosePer i filosofi greci la physis va studiata per comprendere l’armonia nascosta che regola il mondo vivente, mentre per i romani - Plinio il Vecchio e Seneca - questo studio ha valore se promuove il progresso morale dell’umanità. Lucrezio nel De rerum natura oscilla tra un’ammirata soggezione e lo sgomento di chi è consapevole della propria finitezza.
- FilosofiaIl denaro: natura, usi e implicazioni morali di un’istituzione socialeI filosofi hanno scritto molto a proposito del denaro, della sua natura, delle sue funzioni e delle conseguenze morali ad esso legate. Vediamo tre esempi appartenenti a tre epoche diverse (Aristotele, Tommaso d'Aquino e Mandeville) per capire l'evoluzione del pensiero sul denaro
- FilosofiaGioco, ludus, paignion, enigmaIl pensiero antico ha visto nel gioco un’unione inscindibile tra leggerezza e serietà, fra azione (ludus) e divertimento (iocus). Roberta Ioli mostra come alcuni grandi filosofi dell'Antica Grecia riflettano sul gioco: secondo Platone, per esempio, il gioco ha un ruolo educativo, per Eraclito è saggezza
- ItalianoPolis, civitas, urbsNella polis geometria, architettura e spazi riflettono scelte politiche, amministrative e strategiche. La città non è solo una "urbs", è qualcosa di più: un vero e proprio cosmo, dotato di anima
- ItalianoSottintendere il mondo. L’allegoriaL'allegoria è una figura retorica molto particolare:per Aristotele era "metafora continuata". Andrea Tarabbia ci spiega l'allegoria a partire dalla poesia di Salvatore Quasimodo "Alle fronde dei salici"
- FilosofiaPeccato di golaIl peccato di gola era considerato il più temibile dei vizi capitali proprio perché incontenibile, nato da un bisogno corporale ingovernabile e immagine di un'anima soggetta al corpo e per questo dannata. Oggi la filosofia contemporanea, nell'analizzare il vizio di gola, si concentra piuttosto sulle implicazioni etiche: dalla fame nel mondo alla medicalizzazione dell'obesità
- ItalianoCollocazioni ante litteramIl termine "collocazione" ha un'origine abbastanza recente, ma anche prima della sua formalizzazione alcuni linguisti studiavano la relazione fra parole e strutture della lingua
- FilosofiaNaturali, politici, esistenziali: perché non si può fare a meno dei nemiciCondanna o risorsa? Il concetto di nemico va di pari passo con la storia dell'umanità. Da Aristotele a Carl Schmitt, da Hobbes a Hannah Arendt: un'analisi del motivo per cui, a quanto pare, non possiamo proprio rinunciare ad avere dei nemici