Dal 12 gennaio al 25 febbraio 2024, i Musei Capitolini, a Roma, propongono un progetto espositivo dal titolo “Goya e Caravaggio: verità e ribellione” che pone a confronto la “Buona Ventura” di Caravaggio (1597) con “Il Parasole” (1777), una delle opere più conosciute del pittore spagnolo (in apertura).
“Il Parasole” di Goya (cm 104x152), concesso in prestito per l’occasione dal Museo Nazionale del Prado di Madrid, è ospitato nella Sala Santa Petronilla della Pinacoteca Capitolina, posizionato accanto al quadro di Caravaggio. Il confronto tra le due opere intende sottolineare come entrambi gli artisti abbiano interpretato e descritto la società del loro tempo, introducendo novità iconografiche e stilistiche. Come indicato dal titolo del progetto, entrambi i quadri descrivono con “verità” una scena della vita quotidiana ed entrambe esprimono una “ribellione” rispetto alle consuetudini e alle regole accademiche del tempo.
“Il Parasole” (“El Quitasol” in spagnolo) rappresenta, secondo le parole dello stesso Goya, “una ragazza seduta su una riva, con un cagnolino e con un ragazzo al suo fianco che le fa ombra con un parasole”. Il quadro nasce come cartone preparatorio per uno dei dieci arazzi destinati a decorare la sala da pranzo del Palazzo del Pardo a Madrid. Uno degli aspetti innovativi introdotti da Goya in questa opera è la decisione di rappresentare una scena quotidiana, al posto dei temi di caccia o composizioni allegoriche come voleva la tradizionale arazzeria fiamminga. Le scelte tecniche (formato del quadro, prospettiva, composizione, taglio diagonale del muro), inoltre, concentrano l’attenzione sulle due figure e sul gioco di seduzione messo in atto dalla ragazza. Luci e colori, protagonisti del dipinto, contribuiscono ad amplificare l’energia amorosa trasmessa dell’opera, e rivelano la conoscenza di Goya della pittura classica italiana.
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Crediti immagini
Apertura e homepage: Francisco Goya, El Quitasol, 1777. Museo del Prado, Madrid. (Wikimedia Commons)