L'autore francese (Boulogne-Billancourt, 30 luglio 1945) è stato scelto dal comitato scandinavo per «l’arte della memoria con cui è riuscito a evocare i più sfuggenti destini umani e ha svelato il mondo dell’occupazione». Ha esordito nel 1968, giovanissimo, con La place de l'étoile, ambientato nella Francia occupata dalle forze naziste. Quattro anni dopo, a soli 27 anni, vince il Premio Grand Prix con Les Boulevards de ceinture. Nel 1974, con stessa ambientazione, scrive la sceneggiatura di Lacombe Lucien per il regista Louis Malle. Il 1978 è l'anno anche del prestigioso Gouncourt per Rue des boutiques obscures.
Oltre all'occupazione, altri temi cari all'autore di origine italiana sono il senso della Storia e l'identità. I suoi personaggi sono spesso ambigui, sfuggenti, ai margini della società. E Parigi, in una versione onirica, è sullo sfondo, per esempio, di Un pedigree, pubblicato in Italia da Einaudi nel 2006.
Autore prolifico, amato sia dal pubblico che dalla critica, Modiano è un uomo schivo che concede poche interviste. Di sé, dice che non ha mai pensato di fare altro se non lo scrittore: «non avevo un diploma né altri obiettivi specifici».