Genova. Una famiglia ebraica negli anni delle leggi razziali. Un figlio genio mancato, una madre delusa e rancorosa, un padre saggio ma non abbastanza determinato, un nonno bizzarro, zii incombenti, cugini che scompaiono e riappaiono. È questa l’ambientazione del nuovo romanzo di Lia Levi Questa sera è già domani (edizioni e/o), ispirato alla storia del marito, nato nel 1927 da una famiglia ebraica.
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Lia Levi, nata a Pisa da una famiglia piemontese di origine ebraica, vive a Roma, dove ha diretto per trent’anni il mensile ebraico Shalom. Nel 1994 pubblica il libro Una bambina e basta (Premio Elsa Morante Opera Prima), che racconta la storia di una bambina ebrea durante le persecuzioni razziali. Il romanzo, diventato un classico per le scuole, è uno dei primi racconti autobiografici ad affrontare il problema dell’impatto delle persecuzioni razziali sui bambini in Italia.
Tra le altre opere sullo stesso tema vi sono L’albergo della Magnolia, Tutti i giorni di tua vita, La sposa gentile, La notte dell’oblio e Il braccialetto, oltre a numerosi libri per bambini.
Crediti immaginiApertura: Negozio ebreo chiuso per sempre, 1942 (Wikimedia Commons)
Box: Copertina di Questa sera è già domani (edizionieo.it)