In occasione del Giorno della Memoria, Aula di Lettere propone un contributo inedito: la testimonianza di Edith Bruck, scrittrice e poetessa ungherese sopravvissuta allo sterminio nazista e internata nel 1944, all'età di 12 anni, ad Auschwitz (e poi a Dachau e Bergen-Belsen) insieme a tutta la sua famiglia.
"Non odio e non odierò mai i tedeschi, nemmeno se incontrassi oggi l'autore materiale dell'omicidio di mia madre". Con queste parole, Edith Bruck racconta l'orrore della Shoah e trasmette, insieme, un grande messaggio di umanità: odio e intolleranza vanno banditi, nella storia come nella vita di tutti i giorni. Anche nel male può accendersi la scintilla del bene, una piccola luce nella disperazione. E "cinque luci nel buio" sono cinque episodi della sua prigionia che le hanno consentito di vivere, o di non sentirsi sempre e solo un numero.