Il 18 novembre 1922 morì a Parigi all'età di 51 anni uno dei più grandi scrittori della storia, il francese Marcel Proust. Il suo romanzo (o ciclo narrativo) Alla ricerca del tempo perduto, è uno dei più importanti del Novecento, un'opera unica nel suo genere, definita dai critici letterari e dallo stesso Proust come una cattedrale letteraria: è composta infatti da 7 volumi usciti tra il 1913 (anno di pubblicazione di Dalla parte di Swann, che a sua volta contiene un romanzo nel romanzo, dal titolo Un amore di Swann) e il 1927, quando fu pubblicato postumo l'ultimo tomo dell'opera.
Proust era nato a Parigi nel 1871, figlio del medico Adrien Proust e di Jeanne Weil, donna colta e benestante. Proust era molto legato ai genitori: la madre fu per lui costante ispirazione per la sua produzione letteraria. Appassionato di letteratura e poesia sin dai tempi del liceo, Marcel si laurea in legge nel 1893 e alla Sorbona è allievo di importanti figure della cultura francese dell'epoca, fra cui lo storico Albert Sorel e il filosofo Henri Bergson. Proust pubblica la sua prima opera nel 1894, I piaceri e i giorni, una raccolta di prose e poesie nella quale condensa le sue esperienze intellettuali e letterarie vissute nei principali salotti parigini che era solito frequentare.
Nel 1895 lavora al romanzo Jean Santueil che però non concluderà mai e che uscirà postumo nel 1952 per l'editore Gallimard, già editore di sei volumi di Allaricerca del tempo perduto. Non del primo, però, per via di un clamoroso errore di valutazione dello scrittore André Gide, incaricato da Gallimard di valutare l'opera proposta da Proust alla sua casa editrice. Proust allora pubblicò a sue spese Dalla parte di Swan con l'editore Bernard Grasset. Gide poi si scusò con Proust scrivendogli una lettera alla quale Proust rispose cordialmente. Tuttavia, dalle testimonianze della governante di Proust, Céleste Albaret - che rimarrà con Proust fino alla morte dello scrittore - emerge che i due non si stimassero reciprocamente.
Proust è uno tra i più grandi interpreti di quella letteratura europea che nei primi anni del XX secolo seppe unire lo spirito del decadentismo alle nuove istanze narrative ispirate dalla psicoanalisi freudiana (lunghe subordinate, flusso di coscienza, uno stile di scrittura molto lontano dal realismo, genere dominante su finire del secolo XIX). Inoltre Alla ricerca del tempo perduto risulta essere un'opera molto importante anche sul piano filosofico, per l'analisi e la concretezza con cui l'autore riuscì a caratterizzare concetti come tempo e vita: l'immagine della madeleine inzuppata nel tè che risveglia ricordi lontani, rendendoli immediatamente vivi e presenti, è una delle immagini più chiare e illuminanti nella storia della filosofia occidentale.
Crediti immagini:Apertura: Marcel Proust nel 1900 (Wikipedia)
LinkBox: Jacques-Emile Blanche, Ritratto di Marcel Proust, 1892, Parigi, Museo D'Orsay.
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