In questa foto del 1954 ripresa dall'archivio Getty Images, l'imperatore Hailé Selassié, re di Abissinia, è ritratto nel suo palazzo di Addis Abeba vicino a un mappamondo. È un'immagine emblematica: il Negus neghesti (questo il suo titolo nobiliare, assimilabile a quello occidentale di re) è stato forse il primo capo di stato africano che i paesi europei trattavano come loro pari e l'organizzatore della prima conferenza dell’Organizzazione per l’Unità Africana (ad Addis Abeba nel 1963).
Nel 1974, dopo due anni di carestie particolarmente gravi nelle aree nordorientali del paese, nella capitale scoppiano alcuni disordini che provocano cinque morti. Hailé Selassié promette riforme economiche che dovrebbero aiutare il paese a risollevarsi. Le sue dichiarazioni calmano la popolazione, ma non sono sufficienti per gli esponenti dell'esercito, che approfittano della situazione per prendere il potere.
Il 12 settembre Hailé Selassié viene portato via dal Palazzo nazionale e il 27 agosto del 1975 durante il Terrore rosso, la repressione dei nemici ad opera della giunta militare nota come Derg, scompare senza lasciare traccia di sé.
Hailé Selassié viene scortato dalla milizia Derg fuori dal Palazzo nazionale il 12 settembre 1974 (Immagine: Wikimedia Commons)