Come progettare le attività di testing e con quali strumenti digitali?
Sempre più applicazioni permettono il lancio delle domande (anche a risposta aperta) e la reportistica delle risposte in 'tempo reale' come strumenti di valutazione formativa. Tra queste Socrative (che potete approfondire con la playlist di Luca Bartolini) e Kahoot (nel video).

Di Desmos Activity Builder in ambito matematico abbiamo detto in questo post precedente
Un suggerimento di video per approfondirne l'uso: https://youtu.be/aplUc0Zhx4c
Si possono utilizzare i test per introdurre nuovi contenuti?
Questa è stata l'idea di Stefanie Castle, che all'interno di Kahoot, ha introdotto il ‘blind’ test o test ‘al buio’, una metodologia che si sta diffondendo rapidamente nella sperimentazione didattica. Si tratta di utilizzare i test su un argomento che gli studenti non conoscono ancora, per creare, attraverso l'insuccesso iniziale, un 'bisogno cognitivo' e produrre una forte motivazione ad apprendere. Ciò predispone gli studenti alla spiegazione del docente che alternerà ciclicamente test al buio-spiegazioni - test di conferma della comprensione dell'argomento per ogni sotto-obiettivo didattico in cui avrà segmentato quel modulo di apprendimento.
Esiste una dimensione collaborativa nell'uso dei test?
Sicuramente la possibilità di usufruire di un ampio numero di test è cruciale per non dover impiegare molto tempo a produrli personalmente. Oltre all'uso di test redazionali già pronti, in genere la parola d’ordine, come sempre, è ‘condividere’. La maggior parte dei software che abbiamo citato permette la ‘pubblicazione’ dei materiali da parte dell'autore. Ciò permette ai colleghi di ricercare il test per titolo o per parola chiave, di duplicarlo e riutilizzarlo con i propri studenti. E' anche una buona idea far produrre i test agli studenti, in attività collaborative e di gruppo, per proporle poi ai compagni. Il docente può indicare l'argomento specifico su cui dovrà vertere ogni domanda e verificare così la capacità dei ragazzi di formulare le domande migliori, di coprire correttamente i contenuti e la forma linguistica, di predisporle tecnicamente e di lavorare cooperando. Inoltre alcuni sistemi, come Kahoot, vincolano ad un numero di caratteri per domanda e risposta piuttosto basso, richiedendo quindi anche capacità di sintesi nella formulazione del test. Infine, nel caso di domande a risposta aperta, Desmos aggiunge anche la possibilità di "socializzare le risposte". Nel caso il docente selezioni questa opzione, ad ogni risposta data, lo studente si vede proporre automaticamente tre risposte dei compagni scelte a caso dal sistema. Questo per permettergli un confronto, anche critico, con le proposte di altri, magari per rivedere la sua risposta e correggerla. E imparare...
