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Nel 2009 pubblica Prowadź swój pług przez kości umarłych (Guida il tuo carro sulle ossa dei morti, nottetempo, 2012), un romanzo giallo più convenzionale che affronta in modo ironico le contraddizioni della responsabilità umana sulla natura e sugli esseri viventi. Nel 2014 esce il romanzo storico Księgi jakubowe (in inglese con The Book of Jacob,) con il quale vince un secondo premio Nike.
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Peter Handke, Premio Nobel 2019, è uno scrittore austriaco nato nel 1942 a Griffen, in Carinzia, nel sud dell'Austria. Sua madre apparteneva alla minoranza slovena della regione mentre il padre era un soldato tedesco che Handke conobbe solo da adulto (prese infatti il cognome dal nuovo marito di sua madre Bruno Handke). Dopo aver vissuto un periodo a Berlino, la famiglia si stabilisce a Griffen. Handke si iscrive all’università di Graz ma la abbandona nel 1966 quando viene pubblicato il suo primo romanzo Die Hornissen (I calabroni, ripubblicato di recente in Italia dalla casa editrice Guanda). Nel 1969 si fa notare con l’opera teatrale Publikumsbeschimpfung (Insulti al pubblico), in cui l’idea principale è proprio, come dice il titolo, che gli attori insultino gli spettatori. Prese le distanze da ogni posizione politica, Handke trae la sua ispirazione dalla corrente letteraria francese del Nouveau Roman.
Più di 50 anni dopo si è affermato come uno degli autori europei più importanti del secondo Novecento. La sua produzione comprende romanzi, saggi, diari, poesie e sceneggiature. Tra le opere, Wunschloses Unglück (Infelicità senza desideri, 1972),Die Stunde der wahren Empfindung (L'ora del vero sentire, 1975), Das Gewicht der Welt. Ein Journal (Il peso del mondo, 1977), Langsame Heimkehr (Lento ritorno a casa, 1979), Die Wiederholung (La ripetizione, 1986), Mein Jahr in der Niemandsbucht. Ein Märchen aus den neuen Zeiten (Il mio anno nella baia di nessuno, 1994), Die Obstdiebin oder Einfache Fahrt ins Landesinnere (2017), .
Handke è autore della poesia che viene letta nel film “Il cielo sopra Berlino” di Wim Wenders
«Quando il bambino era bambino,
era l'epoca di queste domande.
Perché io sono io, e perché non sei tu?
Perché sono qui, e perché non son lì?
Quando comincia il tempo, e dove finisce lo spazio?
La vita sotto il sole è forse solo un sogno?
Non è solo l'apparenza di un mondo davanti al mondo
quello che vedo, sento e odoro?
C'è veramente il male e gente veramente cattiva?»
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(Crediti immagini: nobelprize.com)