Lucio Fontana è stato un artista italiano, noto soprattutto per aver fondato il movimento spaziale, di cui pose le basi nel 1946. Lo spazialismo aveva lo scopo di andare oltre l’arte come era conosciuta fino a quel momento per tenerla al passo con i progressi scientifici e tecnologici che all’epoca stavano rivoluzionando il mondo. Del periodo spazialista si ricordano i celeberrimi “quadri con i tagli”, che erano realizzati da Fontana nella tela per andare oltre la superficie. L’idea del movimento spaziale infatti era quella di intendere lo spazio, anche quello della tela, come materia da modificare. Mediante fori e tagli, che andavano a sostituire le tradizionali pennellate e superavano i limiti fisici della tela, Fontana cercava anche di superare la tradizionale separazione tra le arti.
Nel contesto delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, dal 15 giugno si terrà presso il Museo del Novecento di Milano la mostra Lucio Fontana. Omaggio a Leonardo, che prende spunto dalla Mostra di Leonardo e delle Invenzioni Italiane, inaugurata il 9 maggio 1939 presso il Palazzo dell’Arte di Milano. Non solo cavalli e cavalieri uniscono come tema i due artisti italiani così distanti nel tempo, ma anche l’approccio sperimentale all’arte, approfondito nel percorso della mostra, che sarà visitabile fino al 12 settembre 2019.