L’Accademia di Svezia ha assegnato il Premio Nobel per la Letteratura 2024 alla scrittrice sudcoreana Han Kang “per la sua intensa prosa poetica che affronta i traumi storici e rivela la fragilità della vita umana.”
Kang è nata nel 1970 a Gwangju ed è figlia di un romanziere. Oltre a una serie di poesie pubblicate su una rivista, il suo esordio nella prosa avviene nel 1995 con la raccolta di racconti 여수의 사랑 (“Love of Yeosu”). Tra i romanzi successivi viene citato 그대의 차가운 손 (“Your Cold Hands”), pubblicato nel 2002, in cui emerge l’interesse di Kang per l’arte. Il libro riproduce, infatti, un manoscritto a opera di uno sculture scomparso, ossessionato dalla realizzazione di calchi in gesso di corpi femminili.
L’opera che ha reso Kang nota al pubblico internazionale è invece 채식주의자 (2007), pubblicato in Italia con il titolo “La Vegetariana” (Adelphi, 2016). Il libro, diviso in tre parti, parla della vicenda di una donna, Yeong-hye, e delle conseguenze che subisce quando decide di smettere di mangiare carne. Il padre e il marito rifiutano il suo comportamento, mentre il cognato videoartista, diventa ossessionato dal suo corpo. Yeong-hye viene poi ricoverata in una clinica psichiatrica, dove vive esperienze psicotiche, che prendono forma nella visione di “alberi infuocati”, simbolo del regno vegetale seducente e pericoloso.
Tra i romanzi successivi, in italiano sono disponibili “Convalescenza” (Adephi, 2019), “L’ora di greco” (Adephi, 2023) e “Atti umani” (Adelphi, 2023).
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Homepage e articolo: Ill. Niklas Elmehed © Nobel Prize Outreach (nobelprize.org)