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Il Premio Strega Giovani a Donatella Di Pietrantonio

Assegnato anche il premio per la migliore recensione e il Premio Leggiamoci per studentesse e studenti della scuola secondaria

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L'undicesimo Premio Strega Giovani è stato assegnato a Donatella Di Pietrantonio con il romanzo "L'età fragile" (Einaudi). Il libro ha ricevuto il maggior numero di preferenze (138 su 605 voti) da parte della giuria di ragazze e ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni provenienti da 103 scuole secondarie superiori in Italia e all'estero. Antonella Lattanzi, autrice di "Cose che non si raccontano" (Einaudi) si è classificata al secondo posto con 72 voti, mentre al terzo posto si collocata Chiara Valerio con il romanzo "Chi dice e chi tace" (Sellerio) (67 voti).

Nel corso della serata di premiazione, che si è svolta al Teatro di Tor Bella Monaca a Roma, è stata annunciato anche il nome della vincitrice del Premio Strega Giovani per la migliore recensione. Si tratta della studentessa Federica Pitone del Liceo Scientifico Statale “Zaleuco” di Locri (RC) che ha partecipato con la recensione di "Cose che non si raccontano".

Di seguito il testo di Federica Pitone.

“Perché piangi leggendo questo libro, cos’ha di così speciale?”
Cercherò di spiegartelo. Non si tratta di uno dei tanti libri che attendono di essere letti, che ti stufa dopo poco, che non ti arriva al cuore, con un colpo secco o che a malapena ti sfiora. La storia che la narratrice racconta, la sua, è ben altro, è così forte da fuoriuscire dalle pagine, da appigliarsi alla tua sensibilità, frantumandola, senza neppure chiedere il permesso. Ad ogni capitolo il suo dolore si fa sempre più vicino, talvolta soffice, talvolta brutale. Ho immaginato di viverlo sulla mia stessa pelle, di avere anche io lo stesso destino, di non saperci convivere; è questo il potere del libro: ti contagia con la sua sofferenza, portandola dentro di te, lasciandoti il compito di accoglierla. La narratrice ti consente di visitare i suoi sensi di colpa, di rivederti in essi, di comprendere il suo sentirsi parte di ciò che le ha portato via il sogno, naturale, di essere madre, la convinzione di meritare tutto ciò che le sta accadendo. Ciò che hai di fronte non è più un semplice libro, è una donna e ciò che le è stato tolto. Una donna che ha perso i suoi figli, che soffre per non averli protetti, per aver dato precedenza alla carriera; si sforza di non pensare a quali sarebbero stati i loro nomi, alla loro età attuale, alle accortezze che la gravidanza richiedeva, alla sua paura di non essere una brava mamma, ai doveri più difficili, quelli a cui non pensa perché significherebbe accettare la realtà. Quelle bambine non ci sono più. Le sue parole, la speranza che ha saputo essere spietata, la sincerità che si impone di mantenere nella scrittura, ti fanno credere di essere al suo fianco, come se la stessi ascoltando, mentre apre quelle porte chiuse da tempo. Così, ad un certo punto, ti ritieni capace di arrivare, tramite la lettura, direttamente a lei, di poterle asciugare una lacrima, come fossi un’amica. Ha attorno solo silenzio, prova rabbia, vorrebbe parlarne, mentre, a farle compagnia in quel dolore, è soltanto il sangue che esce dal suo corpo, imperterrito, e il tentativo di misurarne la quantità. E così, quando per paura di non essere capita, preferisce chiudersi in sé stessa, quello che ne rimane è la solitudine.
So bene cosa significhi avere mille cose da dire, lì sulla punta della lingua, contente di poter essere accolte, per poi essere soffocate. Farebbe troppo male ricevere silenzio.
Ora, dimmi, hai capito perché?

Nella stessa occasione, inoltre, è stato assegnato il Premio Leggiamoci – Fiction for Future 2024, che quest'anno è andato a Ludovico Colletta del Liceo Scientifico Statale “Rossetti” di San Benedetto del Tronto (AP). Il Premio Leggiamoci è legato all'omonima piattaforma, in cui studentesse e studenti dai 13 ai 19 anni possono condividerei propri racconti testuali e grafici, leggere i testi degli altri, e seguire lezioni online di scrittura e lettura. Ludovico Colletta ha vinto con il racconto grafico "Shakespeare In… Social Love".

Per consultare il sito del Premio Strega clicca qui.

Per consultare la piattaforma Leggiamoci clicca qui.