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Le figure retoriche Parlare allo specchio. Il palindromo

La parola “oro” o la frase “Angolo bar a Bologna” sono palindrome, ovvero mantengono lo stesso identico significato se lette al contrario. Oltre ad aver ispirato anche matematici e scienziati, il palindromo è una figura retorica che può scatenare la creatività di chi scrive poesie e prosa.

Come te lo spiego Un nuovo Inferno, ma stavolta qui, sulla Terra, anzi: a Roma

La Divina Mimesis è un’opera di Pier Paolo Pasolini, nella quale l’autore riscrive e reinterpreta in prosa l’Inferno dantesco. Il suo inferno, però, non è nell’aldilà, ma è la Roma nella quale viveva tra gli anni Sessanta e Settanta. Andrea Tarabbia racconta la storia di Divina Mimesis, con un epilogo che si intreccia anche con la tragica scomparsa del suo autore.

Come te lo spiego Bestie naziste

Nel testo Bestiario nazista lo storico tedesco Jan Mohnhaupt ha approfondito la relazione tra nazismo e tutela degli animali. Il nazismo fu capace di inconcepibili atrocità su donne, uomini e bambini, ma al tempo stesso mitizzò il rispetto per alcune categorie di animali: una contraddizione evidente, che Andrea Tarabbia legge nel ruolo simbolico di alcuni animali per la propaganda di regime.

Le figure retoriche «Niente di che»: il cleuasmo

Il cleuasmo è una figura retorica che permette a chi parla di sminuirsi di fronte a chi legge o chi ascolta al fine di attirare la sua attenzione oppure per ragioni di strategia comunicativa. Andrea Tarabbia lo illustra a partire da una poesia, ma argomenta che come parlanti utilizziamo spesso il cleuasmo nei nostri discorsi, spesso per poter prendere posizioni e difenderle senza esporci troppo.

Le figure retoriche Raccontare in bianco e nero. L’analessi

Dopo aver spiegato la prolessi, cioè un’anticipazione sul futuro di una storia o di un racconto, Andrea Tarabbia presenta l’analessi, che della prolessi fa il contrario: essa riavvolge il nastro su qualcosa che è già successo rispetto al piano temporale del racconto, presenta azioni passate e spiega come siamo arrivati a un determinato sviluppo narrativo.

Come te lo spiego Per gioco, per desiderio e per potere. Tre violenze contro le donne

Quali sono i moventi e le cause della violenza maschile sulle donne? Andrea Tarabbia individua tre temi seguendo tre drammatiche storie che vengono raccontate dalla letteratura italiana (Giovanni Verga) e internazionale (Leonid Andreev e Thomas Hardy).

Come te lo spiego Quelli che sperano, nonostante tutto

La letteratura ha una forte connessione con la speranza, che emerge anche nelle storie più drammatiche e quando tutto sembra compromesso. Attraverso l’analisi di quattro testi, Andrea Tarabbia parla di personaggi che sono stati vittime delle peggiori ingiustizie e di gravi abusi, ma che sperano fino all’ultimo che il domani possa essere migliore.

Le figure retoriche Anticipare il futuro. La prolessi

La prolessi è una figura retorica che consente a chi scrive di giocare d’anticipo e di rivelare sviluppi della trama sin dalle prime righe di un romanzo, incuriosendo chi legge. Andrea Tarabbia ci spiega come funziona e come può innescare un gioco tra chi scrive e chi legge.

Come te lo spiego Il Questionario di Proust, la memoria e i cambi di prospettiva

Come cambia il nostro punto di vista sulle cose, sul mondo e, in fin dei conti, su noi stessi? Andrea Tarabbia parte dalle 30 domande del “questionario di Proust” e mostra come la letteratura sia in grado di tessere storie rimescolando pensieri e ricordi, reinterpretati quando cambia la prospettiva dalla quale li consideriamo.

Le figure retoriche Maestro Yoda e la poesia

La sinchisi è una figura retorica che mescola le parole e che cambia la consueta organizzazione delle frasi. Andrea Tarabbia illustra la sinchisi a partire dal modo di parlare utilizzato dal Maestro Yoda di Guerre Stellari.

Come te lo spiego Jan Karski, l’uomo che provò a fermare la Shoah

Jan Karski (1914-2000), cattolico polacco, ha rischiato la sua vita per testimoniare al mondo l’esistenza dei campi di sterminio collaborando con la resistenza. Ha raccontato la sua vita in un’opera letteraria di cui ci parla Andrea Tarabbia.

Le figure retoriche L’allusione, ovvero dello strizzare l’occhio a chi ci ascolta

L’allusione è una figura retorica che necessita la complicità di chi legge per “dare a intendere” qualcosa senza nominarla.

Le figure retoriche La figura delle virgole: l’asindeto

L'asindeto è la figura retorica che crea un certo effetto espressivo sopprimendo alcune parole o parti del discorso. Andrea Tarabbia ci mostra alcuni esempi tratti da Walt Whitman o da titoli di film

Come te lo spiego Dalle due culture a una

A lungo, e per certi aspetti ancora oggi, la cultura scientifica e quella umanistica sono state percepite come contrapposte e inconciliabili. Tuttavia, ci spiega Andrea Tarabbia, romanzi come “Il Quartetto di Alessandria” e “Il sistema periodico” dimostrano come le due culture non siano altro che due chiavi diverse per interpretare e ricostruire il mondo.

Come te lo spiego Scrivere a tempo

Esistono libri che funzionano come opere musicali; il loro ritmo, la loro struttura, il loro linguaggio sono mutuati dalla musica. Da Kerouac a Truman Capote, romanzi e poesie scritti a tempo di jazz o di musica da camera.

Come te lo spiego Le regole della Rivoluzione

La letteratura può essere strumento del potere: è il caso del Realismo socialista, una corrente guidata dallo scrittore Maksim Gor’kij e da Andrej Ždanov che imponeva agli scrittori russi una serie di regole da rispettare al fine di produrre libri e storie funzionali al regime comunista

Come te lo spiego Libri dentro ai libri

Scrivere un libro dentro un libro può essere uno stratagemma narrativo molto efficace, ma delicato da gestire. Alcuni esempi sono "Sopra eroi e tombe" di Ernesto Sabato, "Tony & Susan" di Austin Wright, "Il Maestro e Margherita" di Michail Bulgakov e "Le mille e una notte"

Come te lo spiego La patente a voti. L’importanza dei premi letterari

Quali sono i premi letterari in Italia, perché sono importanti e, soprattutto, come si stabilisce il vincitore? Vediamo i meccanismi di voto di tre importanti premi letterari: il Campiello e lo Strega, probabilmente i due più importanti, e il Calvino, riservato a scrittori emergenti

Le figure retoriche L’apostrofe e la memoria come maledizione

La poesia "Shemà" di Primo Levi (in esergo a "Se questo è un uomo") si regge sulla figura retorica dell'apostrofe, attraverso la quale l'autore si rivolge direttamente al suo interlocutore in un procedere a tratti accusatorio verso chi non avrà il coraggio di ricordare

Le figure retoriche Aprosdòketon, o della sorpresa

Di solito Andrea Tarabbia inizia i suoi interventi in questo blog con una poesia o poche righe di prosa per poi spiegare una figura retorica. Questa volta invece ha scelto un'azione di pochi secondi del grande calciatore argentino Lionel Messi, maestro di aprosdòketon