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Manzoni contemporaneo

Le collocazioni derivate dalla prosa letteraria e il linguaggio comune mostrano influenze reciproche: vediamo come nel caso de "I promessi sposi" Manzoni scelga e proponga collocazioni in uso anche nella lingua contemporanea
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Il linguaggio letterario e la lingua comune, benché non siano sovrapponibili e perseguano finalità differenti, condividono un percorso che si svolge in parallelo attraverso i secoli, con reciproche influenze, tanto che è pressoché impossibile tracciare una storia della lingua italiana prescindendo dalla storia della letteratura. Nella formazione dell'italiano, almeno fino all'Ottocento, la letteratura ha svolto un’indubbia funzione normatrice nel processo di formazione della lingua. Le prime grammatiche e i primi dizionari sono stati infatti realizzati tenendo conto delle strutture lessicali, grammaticali e sintattiche della lingua letteraria, a cui veniva riconosciuto un ruolo di guida nello sviluppo di un linguaggio comune. In questo processo di sviluppo della lingua qual è l'influenza della letteratura sulla formazione delle collocazioni? Abbiamo visto il mese scorso che nella poesia i termini sono spesso combinati tra loro con grande libertà, dando quindi origine a collocazioni inusuali che, proprio per la loro specificità e singolarità, rimangono cristallizzate nella loro forma di collocazione letteraria e non entrano a far parte del linguaggio comune, se non in forma di citazione. Diverso è il caso della prosa letteraria. Rispetto alla poesia, infatti, la prosa letteraria deve rispondere a esigenze comunicative più vicine a quelle proprie del linguaggio comune. La distinzione tra le collocazioni della prosa letteraria e quelle della lingua comune è quindi, in genere, meno marcata. Già dal Settecento, infatti, la prosa letteraria aveva subìto un profondo rinnovamento sotto la spinta di un’esigenza di modernizzazione del linguaggio che divenne ancora più evidente nel secolo successivo, quando iniziò ad affermarsi anche in Italia il romanzo come genere letterario. Opere destinate a un pubblico più vasto, con temi legati alla vita contemporanea, necessitavano di un linguaggio diverso rispetto a quello aulico e complesso della tradizione letteraria precedente. Negli ultimi secoli, la prosa letteraria ha dunque rivestito un ruolo importante nella diffusione del linguaggio e, nel continuo rapporto di interscambio con la lingua d'uso, ha selezionato, proposto e favorito la sedimentazione di collocazioni nella lingua comune. Grazie ai numerosi repertori di concordanze oggi disponibili, è possibile analizzare quali sono le collocazioni maggiormente usate da un autore in un determinato testo, ed evidenziare eventuali differenze d'uso rispetto alla lingua contemporanea. L'edizione Èulogos IntraTexte dei Promessi sposi, ad esempio, consente di evidenziare le frequenze e gli abbinamenti e dà dunque la possibilità di visualizzare le collocazioni che Alessandro Manzoni sceglie di utilizzare. La consultazione non risparmia sorprese: benché si tratti di un classico della letteratura italiana dell’Ottocento, le collocazioni presenti nel testo non sono molto diverse da quelle dell'italiano contemporaneo. Ad esempio, per il termine dubbio: essere in dubbio non lasciare dubbio (non) c'è dubbio senza dubbio lasciare in dubbio far nascere un dubbio scacciare un dubbio sciogliere un dubbio troncare il dubbio levare/levarsi un dubbio dissipare un dubbio il dubbio nasce il dubbio cessa aria di dubbio Per occhiata: dare un'occhiata accompagnare con un'occhiata occhiata espressiva occhiata ombrosa occhiata pietosa occhiata curiosa occhiata paurosa occhiata malinconica occhiata di compassione occhiata di rimprovero occhiata da spione Per pericolo: schivare il pericolo correre un pericolo scampare da un pericolo mettere riparo a un pericolo uscire da un pericolo riparare al pericolo indicare il pericolo rimanere nel pericolo fuggire il pericolo allontanarsi dal pericolo pericolo lontano pericolo imminente estremo pericolo pericolo indeterminato oscuro pericolo grave pericolo grande pericolo pericolo reale spaventoso pericolo il pericolo sovrasta il pericolo cresce il pericolo cessa il pericolo comincia Per perdono: chiedere il perdono chiedere perdono domandare perdono ottenere il perdono concedere il perdono implorare il perdono Se possiamo ritenere la maggior parte delle collocazioni scelte da Alessandro Manzoni attuali e comunemente in uso nella lingua contemporanea, ciò non è dovuto al fatto che la lingua sia rimasta immutata nel corso degli anni. Gli esempi tratti dai Promessi Sposi, e se ne potrebbero citare altri da opere anche precedenti, testimoniano piuttosto che il processo evolutivo della lingua interessa più da vicino altri elementi della lingua e, in modo meno evidente, le collocazioni. Come parte caratterizzante della lingua, le collocazioni infatti rappresentano una struttura elastica quanto stabile che non teme troppo l'usura del tempo e che, senza troppi scossoni, verosimilmente continuerà a veleggiare serena verso i secoli futuri. Immagine di apertura: frontespizio de I promessi sposi (via Wikipedia) Immagine per il box: Francesco Hayez, Ritratto di Alessandro Manzoni (via Wikipedia)
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