Il concetto di “primitivismo” in Klee assume connotazioni diverse rispetto a quelle comunemente utilizzate a proposito delle avanguardie storiche. L’interesse per tutto quanto, in arte, è “selvaggio” e “primitivo” si desta in Klee in coincidenza con il suo primo viaggio in Italia e la scoperta dell’arte paleocristiana a Roma, tra l’autunno del 1901 e la primavera del 1902.
In seguito al viaggio in Italia Klee si considererà un “epigono”: vale a dire ultimo nato, erede tardivo di un’illustre civiltà giunta al tramonto. E questa conclusione non lo abbandonerà mai in seguito, spingendolo a trasformare, come lui stesso racconta nei Diari, la delusione in “stile”. Ha origine qui, da un’esperienza in parte dolorosa al cospetto dell’Antico, la propensione di Klee alla beffa e al pastiche. L’artista cerca in opere d’arte “primitive” e in repertori desueti quell’arte della deformazione, o “satira in Grande Stile”, che gli permette di infrangere il gusto monumentale e anticheggiante entro cui si era formato a Monaco.
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L’esposizione, che presenta un centinaio di opere dell’autore, provenienti da importanti musei e collezioni private europee, sarà aperta al pubblico fino al 3 marzo 2019.
Il museo organizza una serie di attività educative dedicate alle Scuole secondarie di Primo e Secondo Grado.
Nella visita guidata “Che stile?” la classe viene coinvolta in un’attività di detection delle opere presenti in mostra, che permette di scoprire l’iconografia delle miniature celtiche e bizantine, arte di influenza copta, antichi alfabeti cuneiformi e geroglifica egizia, senza tralasciare le influenze dei grandi maestri come Dürer, Cézanne e Gauguin e la fascinazione per il mondo della musica. L’attività è mirata a cogliere e analizzare tutte le possibili sfaccettature del concetto di ‘primitivismo’ rielaborato dall’artista.
Nel percorso #INSTA-KLEE la classe viene divisa in squadre per lavorare su temi specifici indagati dall’artista. Il laboratorio invita gli alunni delle scuole superiori a osservare con attenzione i capolavori di Klee per poi riutilizzare il suo linguaggio iconico e verbale. Le squadre si dedicheranno alla composizione/redazione di elaborati visivi e testuali tipici del linguaggio di Instagram, condivisibili sia all’interno del gruppo classe al termine del laboratorio sia ufficialmente pubblicabili sui canali social del Museo.
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Crediti immagini
Apertura: Paul Klee, Paesaggio con uccelli gialli, 1923 (Wikimedia Commons)
Box: Paul Klee, Strada principale e strade secondarie, 1929 (Wikimedia Commons)


