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Crediti immagini
Apertura: Locandina della mostra (canovabologna.it)
Box: Antonio Canova, Autoritratto, Bassano del Grappa, Museo Civico, gesso, 1812, ©Musei Civici di Bassano del Grappa
Non nuovo in gioventù ad autoritrarsi sebbene, paradossalmente, solo in pittura, nel 1812 Canova si risolveva infine, esortato da più parti, a modellare la propria immagine scultorea. Così ne scrive all’amico Pietro Giordani nel febbraio di quell’anno: «Sai, caro amico, che ora si sono riuniti tutti a sollecitarmi per aver i lavori compiti? Mai non sono stato più tanto pressato; e sai ancora che, malgrado questo, fui messo al punto di dover modellare il mio ritratto? Tanto mi fu detto e ridetto che mi aveano scolpito sempre senz’anima! dunque ho posto mano alla Creta, ed ho veduto, con sorpresa, che dalla mia testa se ne può trarre un buon partito». Il gesso qui esposto, custodito nel Museo di Bassano, è uno degli esemplari personali dell’artista, formato forse direttamente dal marmo: oltre a presentare il volto del suo autore, vuole anche rammentare la presenza a Bologna dal 1813 in casa di Pietro Giordani di un altro esemplare oggi andato perduto.
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Antonio Canova in mostra a Bologna: alle origini della Pinacoteca
Dal 4 dicembre 2021 al 20 febbraio 2022, il percorso espositivo che ricostruisce un periodo fondamentale della storia artistica e culturale della città