Si è aperta ieri 21 settembre a Piacenza la prima edizione del Festival del Pensare Contemporaneo, che si propone come “una piattaforma per l’innovazione e il pensiero critico, per ispirare un futuro più consapevole e sostenibile”. La manifestazione prevede quattro giorni di eventi, tra dialoghi, laboratori, “lezioni di pensiero” con esperti ed esperte, “immersioni” (discussioni partecipative in cui si confrontano anche posizioni lontane tra loro), e “concerti dialogici,” in cui i temi del Festival vengono affrontati insieme ad artisti nel corso di concerti-intervista. La prima edizione, a cui parteciperanno più di cento ospiti, è dedicata al tema del “sapere/immaginare” e vuole essere un’occasione per riflettere sulle sfide attuali e per imparare a leggere la contemporaneità.
Il Festival è stato costruito attraverso il coinvolgimento di persone con età e professionalità diverse, per creare un ambiente inclusivo e intergenerazionale. Fondamentale è considerato il ruolo dei volontari e delle volontarie, che costituiscono una rete sul territorio con l’obiettivo di portare avanti nel tempo l’eredità dell’evento. Tra i principali destinatari della manifestazione vi sono i ragazzi e le ragazze più giovani, ritenuti una risorsa per costruire un presente e un futuro più consapevoli e sostenibili.
Alle scuole e, in particolare, agli studenti e alle studentesse del IV anno delle scuole secondarie di II grado si rivolgono tre laboratori innovativi di formazione e orientamento. Dal 22 al 24 settembre 180 tra ragazze e ragazzi, appartenenti a 30 delegazioni nazionali e internazionali, potranno partecipare a tre maratone di co-progettazione dedicate a “Cambiamenti climatici e acqua”, “La scuola all’aperto incontra l’arte”, e “Immaginare il contemporaneo”. Il primo laboratorio sarà dedicato all’importanza dell’acqua come elemento naturale da gestire in modo sostenibile e alle sfide poste nell’ultimo Rapporto sullo sviluppo idrico mondiale delle Nazioni Unite. Nel secondo laboratorio, i partecipanti saranno invitati a esplorare la città di Piacenza attraverso strumenti di mappatura collettiva. I dati territoriali generati saranno trasformati in una produzione artistica. Durante il laboratorio dedicato a “Immaginare il contemporaneo”, studentesse e studenti esprimeranno il proprio punto di vista sulla contemporaneità, per fornire nuovi elementi e riflessioni da includere nell’organizzazione della prossima edizione del Festival.
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Homepage e articolo: Locandina dell’evento (pensarecontemporaneo.it)