Libertà va cercando
Approfondimenti e percorsi didattici sulla libertà (gennaio 2022)
Il conflitto tra diritti costituzionali non è raro nelle democrazie. Francesca Faenza spiega come, al tempo della pandemia, la tecnica del bilanciamento sia lo strumento chiave per conciliare la salute pubblica con la libertà di autodeterminazione.
Per l’artista, fotografo, performer e attivista cinese Ai Weiwei l’arte è uno strumento di denuncia contro le ingiustizie ed è uno strumento di affermazione di libertà. Chiara Pilati passa in rassegna alcune delle sue opere più rilevanti.
Grazie all’analisi dei testi di Platone che parlano di Socrate, perfetto filosofo “parresiastico”, Roberta Ioli ci accompagna alla scoperta del concetto di libertà nel mondo antico. Il greco antico per esempio, aveva due parole distinte per indicare il concetto di libertà: Eleutheria, libertà nell’accezione politica, e Parresìa, libertà di parola.
Che cos’è la libertà? Per rispondere da un punto di vista filosofico, Beatrice Collina illustra la storia di due declinazioni di questo concetto: da un lato, quella sociale e politica, dall’altro quella più vicina alla sfera psicologica.
Autori contemporanei come Beppe Fenoglio e Luigi Meneghello si sono ispirati al linguaggio omerico dell’Iliade per dare una forma letteraria alla Resistenza.
Re, imperatori, papi e dittatori hanno sempre perseguitato e perfino torturato e ucciso quegli scrittori che non hanno voluto piegarsi al loro volere. Il concetto di libertà in letteratura viene affrontato da Andrea Tarabbia raccontando la storia di Osip Mandel’štam, considerato il più grande poeta russo. Le terribili vicende della sua vita sono state raccontate da sua moglie Nadežda in un libro dal titolo L’epoca e i lupi.
Nell’indagine sulla libertà nell’antichità di Andrea Ercolani, emerge come le società antiche risultassero strutturalmente divise tra liberi e non-liberi, tra schiavi e non schiavi. Tuttavia, tra questi due estremi esistevano parecchie sfumature e gradazioni.
Il sentiero di questo mese è un percorso metalinguistico da proporre in classe. Si basa sull’analisi della parola “libertà” a partire da una serie di strumenti e dizionari liberamente consultabili sul web.
Luigi Paini ci racconta di come il concetto di libertà è raccontato nel cinema: dalle storie di prigionieri che cercano di scappare come Un condannato a morte è fuggito, del 1956, alla libertà intesa come indipendenza, come ne La battaglia di Algeri (1966), fino ai più recenti lungometraggi come Persepolis (2007) e One second (2019) che raccontano di contesti in cui la libertà è qualcosa da ottenere con coraggio.
Come si può essere davvero liberi se si è preda dell’ossessione? I disturbi ossessivo-compulsivi, di cui si è occupato anche Freud, sono una vera e propria prigione per chi ne soffre, tanto che si parla di una sorta di “cortocircuito mentale”. La strada per la liberazione, quando i casi sono gravi, passa necessariamente attraverso la collaborazione e l’aiuto.
Per parlare del tema della libertà nella Storia, Ludovico Testa sceglie di raccontare la relazione tra Venezia e Bisanzio, legate da commerci e rapporti culturali che finirono per incrinarsi fino alla soluzione drastica e definitiva del doge Enrico Dandolo.
C’è davvero un legame indissolubile tra democrazia e libertà? Francesco Tuccari espone le fragilità intrinseche delle “democrazie liberali” che devono difendersi dall’avvento di quelle “illiberali”.
L’industria culturale produce storie sempre più complesse, ricche di risvolti narrativi e disseminate su diverse piattaforme mediali. Elisa Mandelli ci spiega il funzionamento di questi mondi immaginari, che i fruitori possono esplorare liberamente, creando a loro volta contenuti originali.
La figura retorica di questo appuntamento è il polittoto o poliptoto, che si verifica quando in una frase si ripete la stessa parola ma assegnandole una diversa funzione sintattica.