
Se tu avessi visto
Approfondimenti e percorsi didattici sulla Shoah – Numero aggiornato a gennaio 2025
Bestie naziste
Nel testo Bestiario nazista lo storico tedesco Jan Mohnhaupt ha approfondito la relazione tra nazismo e tutela degli animali. Il nazismo fu capace di inconcepibili atrocità su donne, uomini e bambini, ma al tempo stesso mitizzò il rispetto per alcune categorie di animali: una contraddizione evidente, che Andrea Tarabbia legge nel ruolo simbolico di alcuni animali per la propaganda di regime.
Tacito sugli Ebrei, tra stereotipi antigiudaici e revisionismo storico
In un excursus etnografico sugli ebrei contenuto nell’opera Historiae, Tacito infarcisce il racconto di stereotipi e mistificazioni sulla cultura e sulla storia giudaica. Inoltre, Tacito altera i fatti storici quando presenta la conquista di Gerusalemme da parte di Pompeo nel 63 a.C.: un racconto che fu manipolato per ragioni di propaganda anche da un altro storico romano che precedette Tacito, ovvero Giuseppe Flavio.
Memoria, storia e diritto: la ricerca di un equilibrio
La memoria della Shoah è un pilastro della coscienza collettiva nelle democrazie costituzionali. Ma come si comportano queste stesse democrazie verso chi neghi quella memoria, abbracciando il negazionismo? Come tenere insieme il mandato di custodire quella memoria e la libertà di espressione? In breve, su quali equilibri si è andato delineando l’intreccio tra storia, memoria e diritto?
Charlotte Salomon, la salvezza nell'arte
Segnata da drammi familiari e da una grave depressione, mentre l’Europa si avvia agli orrori della Seconda guerra mondiale, l’artista tedesca (ed ebrea) di origini francesi Charlotte Salomon riesce a trovare la salvezza in un’opera che sembra anticipare le moderne graphic novel, dal titolo Vita? O teatro? Quando la persecuzione nazista si fa feroce, Salomon trova rifugio in una città francese ma non riesce a sfuggire a un destino tragico.
«Niente di che»: il cleuasmo
Il cleuasmo è una figura retorica che permette a chi parla di sminuirsi di fronte a chi legge o chi ascolta al fine di attirare la sua attenzione oppure per ragioni di strategia comunicativa. Andrea Tarabbia lo illustra a partire da una poesia, ma argomenta che come parlanti utilizziamo spesso il cleuasmo nei nostri discorsi, spesso per poter prendere posizioni e difenderle senza esporci troppo.
Leggere il proprio tempo attraverso l’Iliade: Simone Weil e Rachel Bespaloff
Le filosofe Simone Weil e Rachel Bespaloff hanno pubblicato due saggi sull’Iliade nei primi anni ‘40 del Novecento. Anni segnati dall’orrore della guerra e delle persecuzioni razziali: nei saggi delle due filosofe Omero viene considerato una bussola per orientarsi nelle tragedie del presente. Pur con qualche differenza interpretativa su alcuni episodi, per Weil e Bespaloff l’impegno intellettuale si traduce in responsabilità civile e in un accorato ruolo etico.
La Shoah nella serialità televisiva
Nel 1960 una recensione del critico francese Jacques Rivette stroncò il film Kapò, ambientato in un campo di concentramento, poiché a suo dire spettacolarizzava quell’evento tragico senza riuscire a dar senso storico ed etico a quelle scene. La Shoah è poi stata oggetto anche di numerose serie televisive: Elisa Mandelli propone l’analisi di tre serie per mostrare differenti scelte di sceneggiature e di linguaggi per trattare un tema così drammatico.
La Shoah raccontata in cinque film
Le storie raccontate dalla settima arte si rivelano cruciali nel riuscire a portare avanti la memoria grazie alla forza, e talvolta anche alla crudezza, delle immagini. Luigi Paini propone una rassegna di 5 film che, attraverso 5 storie diverse, mostrano cos’è stata la Shoah: orrore, complicità, crudeltà.
La psicologia dei criminali nazisti
Il profilo psicologico degli alti gerarchi nazisti – responsabili di aver voluto e attuato il piano di sterminio degli ebrei, e non solo, durante la Seconda guerra mondiale – è stato indagato da psicologi sin dal processo di Norimberga. In occasione del processo, lo psicologo americano Gustave Mark Gilbert ebbe l’occasione di incontrare nazisti di spicco come Hermann Goering.
I luoghi della memoria. Il ricordo tra architettura e filosofia
Come si costruisce una memoria attraverso i monumenti, i memoriali e anche l’uso di spazi – come i campi di concentramento – che hanno ospitato la ferocia nazista? Ma soprattutto, c’è un modo giusto, nel senso morale del termine, di costruire e di partecipare al ricordo?
Theresienstadt: il lager dell’inganno
A Theresienstadt, in Repubblica Ceca, il regime nazista organizzò un lager-ghetto riservato ad artisti e intellettuali ebrei. Fu anche un’operazione di depistaggio per mascherare sulle reali intenzioni del governo tedesco rispetto allo sterminio degli ebrei: Goebbels organizzò sopralluoghi e anche riprese video per dimostrare che nel campo le condizioni di vita erano buone. Ma la realtà era ben diversa.
Jan Karski, l’uomo che provò a fermare la Shoah
Jan Karski (1914-2000), cattolico polacco, ha rischiato la sua vita per testimoniare al mondo l’esistenza dei campi di sterminio collaborando con la resistenza. Ha raccontato la sua vita in un’opera letteraria di cui ci parla Andrea Tarabbia.
Ragione e sentimento. Pensare dopo la Shoah
Beatrice Collina analizza i concetti di “colpa” e “responsabilità” legati alla Shoah nei testi di Karl Jaspers, Hans Jonas e Paul Ricoeur.
L’Olocausto è un test per la modernità
Zygmunt Bauman riflette sul genocidio degli ebrei e si chiede come questo evento tragico debba modificare la nostra visione della società e della disciplina che la studia, ovvero la sociologia.
La memoria digitale della Shoah
Elisa Mandelli ci guida tra i vari strumenti della memoria e tra le varie rappresentazioni nei media della Shoah. Musei, libri, podcast, siti, mostre e video hanno raccontato a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale questo tremendo momento della storia umana.
Le prime espulsioni degli Ebrei da Roma Antica
Michela Mariotti si soffrema sulla presenza ebraica, sulle leggi e sulle espulsioni degli ebrei nell’Antica Roma.
Felka e Felix. La pittura, l’amore e la fine
Felka Platek e Felix Nussbaum erano una coppia di coniugi ebrei che vissero sulla loro pelle la Shoah e la rappresentarono nelle loro opere pittoriche.
Storie, documenti, racconti: il CDEC e la memoria della Shoah
Il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea fa ricerca storica e conserva numerose testimonianze sulla tragedia della Shoah in Italia. Ce ne parla Laura Brazzo, vicedirettrice del CDEC.
La “parentesi” della Shoah
La shoah non è purtroppo stata un unicum nella storia del popolo ebraico: i fenomeni di antisionismo e “cultura del disprezzo” hanno purtroppo radici molto antiche.
Il cinema che racconta la Shoah
Prima, durante e dopo la Shoah: il cinema di oggi fornisce uno sguardo retrospettivo sulla tragedia, ma alcuni film l’hanno anticipata e anche favorita, come un film antisemita tedesco del 1940.
Etty Hillesum alla scrivania: «si è sempre a casa sotto il cielo»
Esther Hillesum, scrittrice olandese nata nel 1914, affida a un’amica i suoi diari prima di essere deportata ad Auschwitz, dove muore nel 1943. Grazie a questo gesto oggi conosciamo la sua opera, nella quale la scrittrice riflette su temi come la spiritualità, la libertà, lo studio dei classici.
L’allusione, ovvero dello strizzare l’occhio a chi ci ascolta
L’allusione è una figura retorica che necessita la complicità di chi legge per “dare a intendere” qualcosa senza nominarla.