Narro e quindi so, narro e quindi sono, perché la conoscenza e il modo in cui questa conoscenza ha preso forma nella mente di ogni individuo determinerà la visione del mondo che gli è propria e di cui si servirà per interpretare fatti e persone.
Questo è quanto ci racconta la lingua da sempre, per lo meno in ambito indoeuropeo, stando al significato originario proprio nel nucleo fondamentale gn- di narrare e narrazione, lo stesso di cognosco e gignosko, perciò di "conoscere", ma anche quanto ci raccontano, oggi, le neuroscienze cognitive.
Unica sembra perciò essere la via mostrataci da passato e presente, da lingua e cervello: la nostra mente è stata modellata non per le storie ma dalle storie.
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