Aula di lettere

Aula di lettere

Percorsi nel mondo umanistico

Sezioni
Accad(d)e che
Come te lo spiego
Interventi d'autore
Il passato ci parla
Sentieri di parole
Nuovo Cinema Paini
Storia di oggi
Le figure retoriche
Gli antichi e noi
Idee didattiche digitali
Le parole dei media
Come si parla
Dall'archivio
Tutti i temi del mese
Materie
Italiano
Lettere classiche
Storia e Geografia
Filosofia
Storia dell'arte
Scienze umane
Podcast
Chi siamo
Cerca
Accad(d)e che

L’Ottocento napoletano in mostra a Roma

Fino al 16 giugno, le Scuderie del Quirinale propongono un viaggio tra le rappresentazioni artistiche della città partenopea 

leggi

Napoli Ottocento. Degas, Fortuny, Gemito, Mancini, Morelli, Palizzi, Sargent, Turner” è l’esposizione allestita presso le Scuderie del Quirinale, dedicata alle opere di artisti italiani e internazionali che nel corso del XIX secolo hanno raffigurato la città.

Attraverso più di 250 opere, la mostra sottolinea il ruolo centrale che Napoli occupava nella scena artistica nel corso del ‘secolo lungo’. Attratti dalle rovine di Pompei ed Ercolano, artisti europei e nordamericani avevano poi scoperto la città partenopea e la Campania, rimanendo affascinati dalla ricchezza del patrimonio storico, artistico e naturalistico della regione: dalle isole di Capri, Ischia e Procida alla costa amalfitana e sorrentina, dalla terra fangosa del Vesuvio alla vegetazione lussureggiante, dall’urbanistica al folclore della vita napoletana, dallo splendore al degrado. Nel XIX secolo la città divenne, inoltre, un importante punto di riferimento per la cultura scientifica, sede di una fra le più antiche università italiane, della prima scuola di lingue orientali in Europa, del primo museo di mineralogia, dei primi osservatori scientifici.

Il percorso della mostra comprende dipinti di paesaggi realizzati da artisti tra i quali Ludwig Catel, William Turner, Thomas Jones, John Singer Sargent, e molti esponenti della scuola di Posillipo, Portici e Resina, Anton van Pitloo, Giuseppe De Nittis, Ercole e Giacinto Gigante. Le opere di Mariano Fortuny, dei fratelli Palizzi e di Domenico Morelli offrono, invece, un ritratto delle storie della città. Un ruolo importante riveste all’interno della mostra Edgar Degas, la cui famiglia paterna aveva origini napoletane. L’artista francese aveva trascorso nella città partenopea dei periodi significativi per la sua formazione artistica e ne conosceva la lingua. Il percorso espositivo suggerisce come la diversità di Degas dagli artisti della scuola francese possa in parte dipendere dalla sua frequentazione dell’ambiente napoletano.

Tra gli eventi in programma associati alla mostra, il 23 maggio si terrà il prossimo appuntamento del gruppo di lettura dedicato al romanzo di Giuseppe Culicchia “Il libro dell’amore impossibile”. Aggiornamenti sono disponibili sui canali social delle Scuderie del Quirinale (Facebook, Instagram).

Per consultare il sito della mostra clicca qui.

Crediti immagine
Homepage e apertura
: Pasquale Liotta, L'effetto dell'hashish, 1875. (Wikimedia Commons)